Cerro, Lazzati e Mantellina: "Ecco i regali della giunta Berra-Provini"
Lazzati e Mantellina attaccano la Gunta di Cerro Maggiore su aumento Tari, stop giornalino comunale e dietrofront sull'area cani.
Lazzati e Mantellina di Cerro contro aumento Tari, stop giornalino e dietrofront sull’area cani.
Lazzati e Mantellina contro la Giunta
Aumento della Tari, dubbi sulla soppressione del giornalino comunale e stop alla nuova area cani. Questi gli interventi al centro dell’intervento di Antonio Lazzati e Calogero Mantellina della lista di opposizione “Insieme con Antonio Lazzati”.
L’aumento della Tari
“Ecco il dono di Natale – esordiscono i due consiglieri -: nonostate le promesse elettorali di non applicare aumenti di tasse e tariffe, nonostante il puntiglioso lavoro di raccolta differenziata da parte dei cittadini e la promessa di diminuzione della tassa rifiuti attraverso il risparmio derivante dalla raccolta puntale dell’indifferenziato. I cittadini si trovano ad avere un aggravio del 7% in cambio di cosa? Zone verdi del paese come il parco del cimitero e altri parchi, più simili a discariche che a luoghi di verde pubblico, vie con sacchi d’immondizia giacenti per più settimane, marciapiedi con lattine e bottiglie di birra e di conseguenza topi scorazzanti. Alcuni degli attuali amministratori governanti, anni addietro, dai banchi dell’opposizione, tuonavano contro tariffe ben più contenute e contro una raccolta rifiuti definita imperfetta e davano facili e gratuite soluzioni a tutto, come se fossero in continua campagna elettorale. Riguardo questi aumenti sono state sciorinate tante motivazioni dimenticando, forse, che la componente politica ha anche il compito-dovere di trattare su aumenti con le diverse società appaltatrici del Comune”.
L’addio a “Cerro Notizie”
“Numerose motivazioni – proseguono Lazzati e Mantellina – sono state addotte anche per la soppressione del giornalino comunale, quello che era un completo organo di informazione del paese, sostituito da fogli che esaltano l’operato dell’Amministrazione, senza lasciare spazio per le minoranze, dimenticando che alcuni consiglieri oggi seduti in maggioranza chiedevano e ottenevano più spazi per gli articoli del loro gruppo di appartenenza. Inoltre questi fogli informativi non avranno una distribuzione capillare ma si troveranno in luoghi gestiti dall’Amministrazione comunale. Questi sono i primi passi e azioni concrete dell’Amministrazione Berra-Provini che dimostra la sua vera natura: arroganza, populismo e l’essere refrattari a ogni tentativo di dialogo con le opposizioni. Queste ultime – proseguono – sono portavoce delle richieste della maggioranza dei cittadini poichè rappresentano il 75% della popolazione. Ricordiamoci inoltre che l’attuale Amministrazione ha vinto le elezioni con un vantaggio del 0,4%”.
Niente più nuova area cani
“Con l’annuncio della soppressione del progetto per lo sgambatoi dei cani in via De Gasperi – proseguono i due esponenti di Insieme per Antonio Lazzati -, la giunta dimostra di navigare a vista senza lungimiranza e con una scarsa programmazione. Berra ha dichiarato pubblicamente che il disavanzo inaspettato di circa 20mila euro (da spendersi entro il 31 dicembre) è stato impegnato per questa area cani, utilizzando un parchetto tra condomini in centro al paese, a non più di 50 metri da due ambulatri medici e con una presumibile futura ‘cagnara’ e miasmi nei periodi caldi. Quest’opera, a qualche centinaia di metri da quell’altra area cani nel parco del cimitero, è stata motivata dal fatto che alcuni ragazzi ‘poco per la quale’ possano frequentare il parchetto creando situazioni di degrado. Ci chiediamo: se il problema è quello della sicuezza, non era più semplice e forse meno dispendioso posizionare dei sistemi di videocamere che oltre a registrare le eventuali malefatte dei ragazzacci, avrebbe posto in sicurezza una zona densamente abitata del paese? Scarsa fantasia e programmazione limitata di gestione o retromarcia di fronte alla giusta rabbia di centinaia di residenti che si sentono traditi? O peggio ancora assecondarli quando la protesta stava diventando un fenomeno montante con rischio della nascita di un comitato che tanto avrebbe disturbato chi vuole imporre e non dialogare?”.
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