Caserma dei carabinieri a Tradate, ampliamento senza dimenticare il Centro Psico-Sociale
Continua il percorso per l'ampliamento della caserma dei carabinieri di Tradate, senza perdere i servizi sanitari erogati dall'ex consultorio.
Il segretario della sezione cittadina della Lega interviene sul progetto d’ampliamento della caserma dei carabinieri.
Caserma dei carabinieri, progetto delicato
Ampliare la caserma dei carabinieri di Tradate e salvaguardare la presenza del Centro Psico-Sociale. Il sindaco Dario Galli e l’assessore Claudio Ceriani erano stati chiari sull’intenzione della nuova Amministrazione di rispolverare quel progetto per troppi anni rimasto nel cassetto. La speranza, per i vertici dell’Amministrazione, è che a un ampliamento della struttura possa seguire una maggiore attenzione dell’Arma verso la Tenenza cittadina. E quindi nuove forze, uomini e donne che nell’attuale struttura non troverebbero spazio.
Salvaguardare i servizi sanitari
La struttura dove ampliare la caserma sarebbe quella adiacente, oggi in uso dall’Asst Valle Olona per i servizi di neuropsichiatria infantile, Cps e Crrm. Servizi che la città non vuole perdere, e per il cui passaggio sotto l’Asst Sette Laghi si è mosso nei giorni scorsi il presidente della Commissione Sanità regionale Emanuele Monti. Anche perchè in caso di sgombero dello stabile per far spazio all’Arma, Valle Olona potrebbe decidere di interrompere i tre servizi su un territorio che, ormai, non le compete più. “Il nostro obbiettivo è garantire non solo la sicurezza dei cittadini ma anche la continuità assistenziale dei pazienti in cura – commenta il segretario cittadino del Carroccio Fabio Marchiori – Per questo la giunta ha chiesto la cessione dei servizi sanitari lì svolti dall’Asst Vale Olona alla Sette Laghi”.
I prossimi passi
Monti ha fatto propria la richiesta della Giunta, portandola al Pirellone e a Palazzo Lombardia. Ora non resta che aspettare l’eventuale accordo tra le due aziende ospedaliere. “Una volta raggiunto – continua Marchiori – l’obbiettivo sarà trasferire i servizi oggi dell’ex consultorio in una sede idonea all’interno del Galmarini o di via Gradisca. Mantenendoli così sul territorio e non costringendo i pazienti in cura a spostarsi, pur rendendo possibile l’ampliamento della caserma. “Anche questo progetto è dimostrazione che è possibile migliorare le performance dei servizi offerti ai cittadini – conclude il capogruppo leghista Erica Antognazza – grazie all’esperienza della buona amministrazione di centro destra”.