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Caos codici fiscali, il Centrodestra chiede le dimissioni

Il consigliere Ambrogio Clerici ha denunciato le responsabilità dell'Amministrazione Castagnoli per i disagi vissuti dai cittadini.

Caos codici fiscali, il Centrodestra chiede le dimissioni
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Sulla grande novità della questione dei codici fiscali a Gerenzano, è intervenuto il gruppo d’opposizione «Centrodestra Gerenzano», che non ha mai nascosto la sua contrarietà alle azioni intraprese in passato dall’Amministrazione comunale.

Il commento di Ambrogio Clerici

«Prima obbligano i cittadini al cambio, poi fanno marcia indietro. Si sono dovuti rimangiare tutto quello che hanno detto e scritto in queste ultime settimane - anticipa il capogruppo Ambrogio Clerici - Abbiamo letto la comunicazione del sindaco Stefania Castagnoli con grande stupore. Dopo mesi in cui l’Amministrazione ha obbligato i cittadini a modificare il proprio codice fiscale, oggi apprendiamo che non era necessario farlo. Era una scelta, non un obbligo. Lo dice chiaramente l’Agenzia delle Entrate. E ora? Si torna indietro. Peccato però che la maggior parte dei cittadini abbia già affrontato il cambio, dovendo scontrarsi inevitabilmente con perdita di tempo, problemi con documenti e banche e disagi vari».

"Dopo la brutta figura non resta che dimettervi"

Sull’atteggiamento del gruppo politico «Insieme e Libertà per Gerenzano»: «E mentre sarebbe il momento di prendersi le proprie responsabilità, cosa fa la maggioranza? Attacca l’opposizione. Siamo accusati di fare solo “illazioni”, ma i fatti parlano chiaro: ancora una volta, le nostre verifiche erano puntuali e basate su atti ufficiali. Abbiamo chiesto chiarezza e trasparenza proprio per tutelare i cittadini e oggi è evidente che avevamo ragione a sollevare il problema». Infine: «Dietro slogan come “Tra Lega è realtà” si nascondono scelte discutibili e una gestione confusa di “Insieme e libertà per Gerenzano”. Noi continueremo a fare il nostro dovere, anche quando è scomodo, anche quando ci accusano. Perché tra chi controlla e chi si giustifica, la differenza si vede. Eccome. Dopo questa ennesima brutta figura, non resta che dimettervi».

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