Calderoli: "Entro un anno le prime intese sull’autonomia differenziata"
Il ministro: "Intendiamo muoverci entro l’attuale dettato costituzionale facendo ciò che è concretamente possibile e non tutto ciò che vorremmo fare"
Il Ministro Roberto Calderoli è intervenuto al Pirellone in Commissione Autonomia: "Entro un anno vogliamo partire con la firma delle prime intese Stato-Regioni"
Autonomia, il Ministro Calderoli al Pirellone
“La presenza del Ministro Roberto Calderoli in Commissione Autonomia presso il Consiglio Regionale lombardo, subito dopo Camera e Senato, ricopre un valore non solo istituzionale ma anche fortemente simbolico. Lo ringrazio perché ci ha dato l’occasione di constatare direttamente che il percorso verso l’autonomia regionale è ripreso con determinazione e vigore, ritrovando lo slancio che il referendum popolare gli aveva conferito senza tentennamenti. Nonostante alcune posizioni strumentali che vogliono dipingere il regionalismo differenziato come un pericolo per l’unità del Paese, il Ministro ha ben chiarito che si tratta di un’opportunità storica per tutte le regioni e per tutti gli amministratori che vogliono amministrare bene la loro terra. Il centralismo e il regionalismo indifferenziato hanno aumentato i divari: è giunta l’ora di un’inversione di tendenza e di rovesciare lo status quo. Avviciniamo le responsabilità dei decisori politici alla realtà sulle quali le decisioni ricadono, almeno per due motivi: il primo è che più si sta vicini alla realtà meglio la si conosce; il secondo è che i cittadini possono giudicare meglio se i decisori politici hanno operato bene o male e regolarsi conseguentemente con il loro voto”.
Lo ha sottolineato il Presidente della Commissione Autonomia Mauro Piazza al termine dell'incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Pirelli dove la Commissione speciale Autonomia ha incontrato il Ministro Roberto Calderoli per fare il punto sullo stato di attuazione dell'autonomia.
Fermi: "Bisogna fare in fretta senza perdere tempo"
Alla seduta di Commissione ha preso parte anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi:
“E’ significativo che questa legislatura regionale si chiuda all’insegna dell’autonomia -ha detto il Presidente Fermi-. Bisogna fare in fretta senza perdere ulteriore tempo, l’auspicio è che non passi un’altra legislatura regionale senza che l’autonomia trovi attuazione da parte del Governo nazionale: in caso contrario significherebbe tradire un voto popolare che i lombardi hanno espresso in modo chiaro e, soprattutto, vorrebbe dire tradire i tanti bravi amministratori locali che sull’autonomia fanno grande affidamento consapevoli che la buona amministrazione debba essere valorizzata e premiata e non certo mortificata”.
"Entro un anno le prime intese"
“Abbiamo deciso di seguire la strada della legge di attuazione invece che della legge quadro perché ci da maggiori garanzie sul completamento del percorso dell’autonomia differenziata -ha spiegato il Ministro per gli Affari Regionale e le Autonomie Roberto Calderoli-. Entro un anno vogliamo partire con la firma delle prime intese Stato-Regioni”.
“Rispetto al lavoro fatto dagli ultimi ministri – ha dichiarato Calderoli – abbiamo voluto imprimere un’accelerazione ma nel segno della continuità. Intendiamo muoverci entro l’attuale dettato costituzionale facendo ciò che è concretamente possibile e non tutto ciò che vorremmo fare. Con la scelta di tenere come riferimento l’articolo 116 comma ter della Costituzione abbiamo impostato un percorso amministrativo certo con la previsione di completare l’iter della legge e la definizione del LEP (livelli essenziali delle prestazioni) tramite DPCM entro la fine del 2023. In tal modo sarà possibile iniziare a firmare le prime intese Stato-Regioni su singole materie già all’inizio del 2024. Abbiamo inserito nella Legge di Stabilità di imminente approvazione la costituzione di una cabina di regia che entro sei mesi dovrà redigere un elenco dettagliato dei servizi da sottoporre a devoluzione e in ulteriori sei mesi stabilirà costi e fabbisogni standard per ciascuna voce. Tale lavoro – ha precisato Calderoli – è la premessa indispensabile per qualsiasi processo di decentramento e non era mai stato fatto finora”.
"Tema tornato al centro"
Il Vice Presidente della Commissione regionale Autonomia Alessandro Corbetta ha quindi specificato come il ministro Calderoli abbia innanzitutto “il merito di aver rimesso al centro il tema dell’autonomia, rendendo evidente il cambio di passo del nuovo Governo su questo argomento. Da parte nostra faremo tutto il possibile affinché questo percorso proceda rapidamente. Non sono più tollerabili le prese di posizione demagogiche ed elettoralistiche o la disinformazione sistematica su un progetto così importante per l’intero Paese. Deve essere chiaro infine che gli eventuali risparmi sulle risorse devolute dovranno rimanere a disposizione della Regione”.
A seguito dell’esposizione del Ministro sono intervenuti numerosi Consiglieri: Viviana Beccalossi (Misto), Michele Usuelli (+Europa), Niccolò Carretta (Azione–Italia Viva- Lombardia Civica 3.0), Andrea Monti (Lega), Silvia Scurati (Lega), Gigi Ponti (PD) e Marco Mariani (Lega). Nel corso dei lavori è intervenuto anche l’Assessore alla Cultura e Autonomie Stefano Bruno Galli.
Il "clima" a Roma
Rispondendo alle sollecitazioni dei Consiglieri, in particolare alla domanda se sussistano effettivamente le condizioni politiche nell’attuale maggioranza per completare in tempi rapidi questo percorso, il Ministro ha fatto notare che i due Governatori di Fratelli d’Italia (Acquaroli nelle Marche e Marsilio in Abruzzo) si sono dimostrati estremamente collaborativi e sinceramente interessati ad una rapida attuazione dell’autonomia differenziata.
“Del resto – ha aggiunto Calderoli - entro pochi giorni in sede di approvazione della Legge di Stabilità avremo la riprova della compattezza della maggioranza sul percorso da me proposto avendo inserito nell’art 143 il punto della cabina di regia sui LEP”.