Anche i sindaci del Saronnese a Ceriano: "Scelto il peggior modo per affrontare una crisi"
Duro il commento di Airoldi: "La proprietà ha scelto un approccio talmente avulso da ogni logica di sistema"
Questa mattina il Sindaco di Saronno Augusto Airoldi e l'assessore alle Attività produttive Giulia Mazzoldi sono stati a Ceriano Laghetto per portare la solidarietà dell'Amministrazione saronnese ai lavoratori della "Gianetti Ruote", improvvisamente e irritualmente coinvolti in una procedura di chiusura dell'azienda che la proprietà ha attivato nel corso dell'ultimo fine settimana. Con loro anche il Sindaco di Caronno Pertusella Marco Giudici, il vicesindaco di Solaro Alessandro Ranieri con l'assessore all'Urbanistica Maurizio Castelnovo e il consigliere del comune di Cogliate Vincenzo di Paolo.
I sindaci a Ceriano per la crisi della Gianetti
Ad attendere la delegazione c'era il Sindaco di Ceriano Laghetto, Roberto Crippa, che segue da vicino l'intera vicenda fin dal suo esordio. E’ stata un’occasione per incontrare le rappresentanze sindacali ed i rappresentanti dei lavoratori che presidiano ininterrottamente il sito produttivo.
"Le informazioni raccolte hanno dell'incredibile - afferma il Sindaco Airoldi - 152 famiglie che apprendono nel fine settimana che perderanno il posto di lavoro senza che l'azienda abbia comunicato nulla preventivamente. Un approccio talmente avulso da ogni logica di sistema da lasciar pensare che anche le associazioni di categoria siano state messe di fronte al fatto compiuto. Non è la prima volta che un'azienda si trova in difficoltà, ma ha davvero pochi precedenti il comportamento della proprietà tedesca.
Ci sono modi diversi di affrontare ed anche risolvere una crisi, fino ad ora sembra si sia scelto la peggiore possibile e nel peggiore momento possibile, ovvero l’indomani della parziale sospensione del blocco dei licenziamenti che era stata stabilita per contrastare la crisi economica generata dalla pandemia: davvero inaccettabile. Da Sindaco esprimo solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori della Gianetti Ruote, ad iniziare dai diversi saronnesi. Mi auguro che le istituzioni regionali, alle quali la proprietà non potrà rifiutarsi di rispondere, possano contribuire ad identificare una soluzione che non scarichi sui lavoratori responsabilità che non hanno".