Alloggi a canone calmierato per il personale sanitario, Monti: "Priorità alle zone di confine"
Obiettivo, frenare la fuga di camici in Svizzera e verso il privato. Basterà?
Nell’ambito del nuovo Piano Socio Sanitario regionale 2023 – 2027 in esame in Commissione Sanità del Consiglio regionale è stato approvato un emendamento sugli alloggi a canone calmierato per il personale sanitario.
Sanità, risorse per nuovi alloggi per il personale
L'emendamento è stato presentato dal leghista Emanuele Monti, Presidente della Commissione Welfare e già Presidente della Commissione sanità nella scorsa legislatura.
"Il Piano di Regione Lombardia guarda ai prossimi 20 anni. La Lega ha proposto una serie di emendamenti migliorativi che riguardano il tema della natalità, dei donatori del sangue, del miglioramento del percorso per curare le malattie rare e di contrasto all’obesità. Oltre a questi, un emendamento specifico a cui tengo molto e di cui mi sono fatto portavoce come proponente riguarda l’allocazione di risorse economiche alle ASST, ATS e IRCCS pubblici al fine di ristrutturare e convertire edifici del loro patrimonio disponibile finalizzandoli a offrire alloggi al personale sanitario a canone calmierato, così da offrire uno strumento innovativo di welfare integrativo".
Priorità alle zone di confine
Uno strumento di welfare integrativo che, si spera, possa portare qualche professionista in più, medici e infermieri, a guardare alla sanità pubblica, e a quella italiana rispetto a quella elvetica.
"I fondi avranno priorità nei territori di confine con la Svizzera, vista la risaputa differenza salariale esistente e quindi la maggior difficoltà nel reclutare lavoratori e lavoratrici in ambito sanitario, e un’attenzione specifica alla città di Milano, dove il prezzo delle locazioni nel libero mercato è molto alto e difficilmente accessibile - spiega Monti - Con questo emendamento si può dare il via ad un vero piano di rilancio del patrimonio edilizio degli ospedali lombardi che potrebbe riguardare oltre cento diversi immobili ad oggi abbandonati o scarsamente utilizzati con un potenziale di migliaia di alloggi a disposizione, per una politica innovativa ed unica di welfare integrativo, dando così una fortissima risposta al personale sanitario. Questa è l’ennesima dimostrazione di concretezza – conclude – che la Lega e Regione Lombardia sono sempre al lavoro con un’attenzione particolare alla valorizzazione del personale e delle professionalità della sanità specialmente nelle aree di confine".