Accam, "Svincoliamoci dalla gestione in-house per garantire la chiusura nel 2021"
Secondo il Movimento 5 stelle di Legnano l'alternativa è "vedere Accam diventare privata e incenerire per decenni rifiuti di ogni parte".
Accam, il Movimento 5 stelle rivolge un appello al sindaco di Legnano Gianbattista Fratus.
Accam, “Ponderiamo ogni possibilità per lo spegnimento degli impianti al 2021”
“Non può passare inosservata l’intervista uscita martedì 16 ottobre in cui il segretario cittadino della Lega di Busto Arsizio Speroni ha finalmente preso una posizione decisa su quello che deve essere il futuro della società Accam e di conseguenza anche dell’inceneritore che smaltisce i rifiuti del nostro territorio”. Ne sono convinti Riccardo Olgiati e Andrea Grattarola del Movimento 5 stelle di Legnano. Queste le parole dell’esponente leghista riportate sulla stampa: “Non siamo nemici di Accam, non vogliamo il fallimento della società, però si deve spegnere nel 2021, come da delibera votata da tutti. E quindi trovare soluzioni. Ad esempio uscire dall’in-house e conferire rifiuti anche dai comuni non soci, per arrivare a quella data con i conti della società a posto”. “Noi del M5S – proseguono Olgiati e Grattarola – stiamo lottando da anni su questa vicenda. Volevamo la chiusura al 2017, poi abbiamo accettato controvoglia il prolungamento al 2021 al solo fine di evitare il fallimento, scenario da scongiurare. Adesso di fronte alla richiesta di un altro prolungamento al 2027, peraltro non supportata da nessun piano industriale che dimostri la sostenibilità della scelta, dietro al quale si palesa la volontà del mantenimento a vita dell’inceneritore, già annunciata durante l’ultimo consiglio comunale di Busto proprio dal sindaco Antonelli, siamo costretti a riflettere e ponderare ogni possibilità per perseguire lo spegnimento degli impianti al 2021”.
“Siamo disposti ad accettare l’uscita della società dalla gestione in-house”
“Per queste ragioni oggi ci sentiamo di condividere la linea espressa dalla Lega di Busto. Se il problema sono i conti della società che non sono in ordine e che necessitano di ricavi maggiori per ripianare le perdite di una gestione inefficiente, siamo disposti ad accettare l’uscita della società dalla gestione in-house, a far funzionare l’inceneritore nelle migliori condizioni economiche possibili affinché si ripianino le perdite in questi tre anni, ma ciò imprescindibilmente legato a una condizione da rispettare: la chiusura della società al 2021. Come M5S Legnano invitiamo il sindaco Fratus a effettuare un’attenta analisi e a sposare la linea dei suoi colleghi bustocchi. Più volte ci siamo interfacciati con lui su questo tema alla ricerca di una soluzione che portasse al rispetto della chiusura al 2021 prevista dal piano industriale vigente (che ricordiamo ad oggi non è mai stata cambiato da nessuna delibera successiva a quella votata anni fa dai consigli comunali dei comuni soci)”.
“La società vada sul mercato a procacciarsi i ricavi che le servono”
“Abbiamo sempre trovato il confronto con il sindaco leghista Fratus intellettualmente onesto. Il problema messo in evidenza dal sindaco è sempre stato quello relativo all’ammortamento delle perdite. Oggi ci apriamo ufficialmente alla possibilità di cambiare modello di gestione della società, consentendole di andare sul mercato e procacciarsi i ricavi che le servono, senza stare ad attendere i conferimenti dei Comuni soci”. Caro sindaco, svincoliamoci dalla gestione in-house e sfruttiamo questi tre anni per ripianare le perdite smaltendo rifiuti anche dall’esterno”.
“L’alternativa è vedere Accam incenerire per decenni rifiuti di ogni parte”
“Di fronte a noi – concludono i pentastellati – abbiamo l’alternativa di vedere Accam diventare privata e incenerire per decenni rifiuti di ogni parte. Togliamo l’alibi a questo CdA di non riuscire a mettere i conti in ordine per colpa dei vincoli della legge 175/2016 e per colpa dei diversi Comuni che conferiscono altrove. Noi davvero cerchiamo di raggiungere il risultato per il quale combattiamo da anni e cioè quello di regalare a chi verrà dopo di noi un territorio migliore ed un ambiente più sano”.