A Gorla Maggiore sale l'Irpef, restano servizi e bonus
«La chiusura della discarica, praticamente certificata dall’evidente calo degli introiti, si somma ai continui tagli ai Comuni"
Aumento a Bilancio per l'addizionale Irpef del comune di Gorla Maggiore che vedrà quindi salire la tassazione.
A Gorla Maggiore sale l'Irpef, restano servizi e bonus
La chiusura della discarica, con i conseguenti mancati introiti, e i costanti tagli da parte dello Stato da una parte; la volontà forte di mantenere i servizi e le politiche di sostegno alla famiglia, al sociale, all’istruzione, allo sport, dall’altra. E’ tra queste due tensioni che l’amministrazione Zappamiglio ha presentato il Bilancio di previsione 2025, approvato in Consiglio martedì. Nel quale emergono scelte necessarie e indirizzi netti: come già previsto nel Dup 2022, l’addizionale Irpef comunale viene portata allo 0,7%, mentre però la soglia di esenzione viene posta alta, fino ai redditi di 15mila euro, che si traduce in oltre 1100 persone, tra lavoratori e pensionati, sulle quali non graverà l’imposta, pari al 32% della popolazione.
Le parole del sindaco Zappamiglio
«La chiusura della discarica, praticamente certificata dall’evidente calo degli introiti, si somma ai continui tagli ai Comuni – spiega il sindaco Pietro Zappamiglio – che per sopravvivere non possono che portare l’addizionale al massimo consentito dello 0,8%, come succede anche nei paesi vicini. Noi riusciamo a mantenerci allo 0,7% con una ‘no tax area’ alta. E allo stesso tempo mantenere non solo i servizi, ma anche i bonus. Questo è possibile grazie a scelte lungimiranti, a una gestione attenta e oculata, alla razionalizzazione delle spese, a un Bilancio sano».
Le motivazioni per le scelte prese
Con la dichiarazione di voto del gruppo Fare Comune, a sostegno del lavoro dell’assessore Renato Grazioli, che evidenzia «la scelta di ‘fare il passo lungo quanto la gamba’, che consenta oggi ed anche in futuro di garantire tutti gli attuali servizi ai cittadini, di promuovere azioni volte allo sviluppo e di assicurare nel contempo le opere di manutenzione necessarie». E che entra poi nello specifico di alcuni punti fermi posti: «La situazione economico finanziaria degli enti locali e la costante, progressiva e significativa diminuzione delle entrate costringe l’Amministrazione ad agire sull’Irpef comunale appunto per garantire al bilancio equilibrio fra entrate e spesa. Si sarebbe potuto agire diversamente. Tagliare i fondi per il diritto allo studio (come i progetti che vengono finanziati alla scuola secondaria di primo grado per esempio), azzerare quanto destinato ad attività culturali e politiche giovanili, sport e tempo libero (come i contributi alle associazioni o il buono sport), ridurre quanto più possibile la spesa inerente alle politiche sociali e a favore delle famiglie (riversando completamente proprio sulle famiglie il costo della scuola materna o annullando il bonus bebè per le giovani famiglie). Non è stato fatto. Si è scelto di mantenere tutti i servizi attualmente a disposizione dei gorlesi senza tralasciare nulla e senza dimenticare nessuno. In altri Comuni simili al nostro le scelte sono state ben più drastiche. Riteniamo che quello raggiunto sia il miglior compromesso possibile».