Tradate

25 Aprile "Senza bandiere, manifesti e Inno di Mameli", la minoranza scrive al Prefetto

  "E’ mancata la  comunicazione alla popolazione.  E’ dovere morale e civile celebrare la conquista della libertà per la quale molti partigiani persero la vita”

25 Aprile "Senza bandiere, manifesti e Inno di Mameli", la minoranza scrive al Prefetto
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I tre gruppi d’opposizione, Pd, Partecipare sempre e Innovazione civica, scrivono al Prefetto e al sindaco: “ Il 25 Aprile non può cadere nell’oblio. Non c’è stata comunicazione  alla cittadinanza, non c’era nemmeno l’annuncio sul sito istituzionale del Comune”.  "Assenze" che ha fatto notare durante la celebrazione l’ex vicesindaco, stimato  esponente della sinistra tradatese, Walter Gaini.

La commemorazione del 25 Aprile in piazza Mazzini con le autorità

 "25 Aprile senza manifesti e  Inno di Mameli", l’opposizione scrive al Prefetto

Sta avendo strascichi la festa del 25 Aprile celebrata in città domenica scorsa con una commemorazione nel pieno rispetto delle norme anti Covid. Il sindaco alla presenza di alcuni consiglieri e assessori, col comandante della stazione carabinieri e il comandante della Polizia locale ( e 4 agenti) ha  deposto la corona d’alloro nei luoghi simbolo di Abbiate e al monumento dei caduti di piazza Mazzini, mentre i rappresentanti delle associazioni d’arma hanno fatto lo stesso presso i propri monumenti.  “E’ stato eseguito  - osservano i consiglieri - il silenzio e l’Alzabandiera ma non l’Inno Nazionale che, invece, nonostante l’emergenza Covid era stato eseguito lo scorso anno utilizzando una registrazione”, visto che in ottemperanza alle norme anti contagio  la banda non ha potuto partecipare.

 "La festa della liberazione nè un manifesto, nè una bandiera”

Il primo a sollevare l’assenza di simboli della festa di liberazione era stato Walter Gaini, storico esponente della sinistra tradatese: “Né una bandiera, né un manifesto commemorativo, è un dovere istituzione ricordare e pubblicizzare le ricorrenze nazionali”. Pensiero condiviso dai consiglieri di opposizione ( Laura Cavalotti ed Ermanna Ferrario di Partecipare sempre, Marco Viscardi e Mauro Prestinoni del Pd e Alfio Plebani di Innovazione civica) che hanno preso carta e penna e hanno inviato una lettera al Prefetto di Varese e per conoscenza al sindaco Giuseppe Bascialla.

“Nella Città di Tradate non è stata data alcuna pubblicità alla popolazione. Nessun manifesto commemorativo è stato esposto in Città, nessuna notizia è stata pubblicata sul sito istituzionale del Comune, le due piazze dove si svolge da sempre la manifestazione non sono state addobbate con le bandiere del tricolore, come sempre avvenuto Ai consiglieri comunali è stato inviato via mail un non chiaro avviso senza utilizzare la carta intestata del Comune. Solo il giorno 26 aprile, a festa conclusa è apparso sul sito istituzionale del Comune l’avviso di un concerto tenutosi il giorno stesso presso la Biblioteca Frera”.

Concerto dei docenti del Bellini organizzato dall’assessore Erika Martegani per gli studenti della media Galilei ( che lo hanno seguito in diretta streaming) per ricordare il 76esimo anniversario della liberazione e accompagnare i ragazzi nel percorso di memoria e ricordo.

 “E’ dovere morale e civile delle istituzioni ricordare la conquista della libertà e il sacrificio dei partigiani”

 

Nella lettera i consiglieri invitano il Prefetto ad intervenire:

“Riteniamo che, pur nella attuale emergenza, la Festa della Liberazione avrebbe dovuto avere la giusta comunicazione verso la popolazione a ricordo della fine di una dittatura e per la conquistata Libertà e Democrazia per la quale molti Partigiani hanno dato la vita e a cui si deve essere grati per sempre. Celebrarla è un dovere morale e civile”.

E chiedono al Prefetto “ di voler intervenire perché in futuro a Tradate la Festività del 25 Aprile, come tutte le altre Feste Nazionali, trovi la giusta comunicazione e non cada nell’oblio”.

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