Saronno

2 Giugno a Saronno, Lega: "La Repubblica è autonomia locale"

Il Carroccio: "Bisogna impegnarsi affinché il potere di sovranità venga spartito con le Regioni e l'autonomia venga pienamente realizzata"

2 Giugno a Saronno, Lega: "La Repubblica è autonomia locale"
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Pubblichiamo di seguito la nota della Lega di Saronno dopo la celebrazione in città del 2 Giugno, Festa della Repubblica.

2 Giugno a Saronno, la nota della Lega

Il 2 giugno è la festa della Repubblica e delle forze armate. La Lega è espressione dell'animo federalista e autonomista che animò una parte dei padri costituenti. La Costituzione è stata scritta con l'intento di evitare la possibilità che si accentrino i tre poteri esecutivo, legislativo e giudiziario nelle mani di pochi individui e quindi evitare la dittatura. La dittatura si combatte se tutti fanno la propria parte impegnandosi nella propria comunità che è parte della Repubblica.

Oggi assistiamo ad una mancanza di impegno civico da parte di molti cittadini, come se la cosa pubblica non fosse di loro interesse.

Il troppo individualismo porta a una mancanza di libertà. Il valore dell'impegno civico per la propria comunità viene sostituito con una falsa libertà legata a doppio filo con i social network e un mondo virtuale uscito dalla post pandemia. Non si parla più, ma si chatta. Non si ha più piacere di incontrarsi ma si inviano le foto di sé stessi a tutti su Internet. Si è perso il senso della comunità locale per sostituirlo con un falso senso di essere parte di un mondo virtuale, sotto copyright di pochi.

Il 2 giugno serva per ricordarsi che esiste anche un quarto potere, il potere di sovranità. Oggi il potere di sovranità è detenuto esclusivamente dallo Stato centrale, sebbene la Costituzione reciti che la sovranità appartenga al popolo. Bisogna impegnarsi affinché la lettera della Costituzione trovi esecuzione perché è ancora attuale. Bisogna impegnarsi affinché il potere di sovranità venga spartito con le Regioni e l'autonomia venga pienamente realizzata. Le comunità locali, i Comuni, le Province e le Regioni che sono la vera essenza della Repubblica mancano di forza. Gli Enti locali devono tornare a tessere nuovamente una rete per difendere le libertà comunitarie vero baluardo delle libertà del singolo individuo. Lo Stato centrale ha fallito il suo compito.

Non ci stupisce che il presidente del consiglio comunale  Pierluigi Gilli nel discorso del 2 giugno abbia citato eventi passati di 20 anni fa ricordando quando Buttiglione venne a Saronno. Non ci stupiamo se chi oggi comanda la città lo fa con la solita arroganza centralista e alza solo la bandiera tricolore dimenticandosi nel cassetto la bandiera di Saronno, la bandiera della Regione Lombardia e la bandiera dell'Unione Europea.

Anche la Lega si ricorda di quell'evento nel quale contestammo Buttiglione che fece di tutto per contrastare la devoluzione del potere di sovranità alle Regioni. Quel contrasto di 20 anni fa in cui i centralisti vinsero si riverbera oggi nella mancanza di giovani, che rappresentano solo il 6% della popolazione saronnese, perché 20 anni fa le famiglie smisero di fare figli per colpa delle politiche centraliste portate avanti da chi ancora oggi continua ad amministrare la città e che portare ad una insicurezza sul lavoro e ad una difficoltà nell'uscire dalla propria famiglia di provenienza.

Oggi a Saronno servono politiche diverse che incentivino la creazione di più posti di lavoro per quel 60% della popolazione tra i 25 e i 65 anni che è sempre stata trattata male da chi amministra ancora oggi la città. Servono case per le famiglie saronnesi che lavorano, perché chi non riesce a prendere casa a Saronno si allontana nei Comuni vicini.

Serve l'autonomia per liberare le energie intrappolate da quel 60% della popolazione lavoratrice che è sempre stata schiacciata da chi amministra oggi e che rappresenta i privilegiati, quelli che sostengono che Saronno siano solo loro. Il 60% della popolazione che viene spremuta come un limone per estrarre soldi per mantenere una macchina burocratica inefficiente e con l'unico scopo di mantenere sé stessa ed i propri privilegi. È necessario rimboccarsi le maniche e combattere perché siamo tornati indietro di 20 anni. W la Repubblica, W i Comuni, W le Province e W le Regioni.

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