Negozio del cuore

Il negozio del cuore: “Un’isola di bontà, senza glutine”

Ha aperto un anno fa ed è subito diventato un punto di riferimento per tutti coloro che cercano bontà e qualità senza glutine

Il negozio del cuore: “Un’isola di bontà, senza glutine”

Conosciamo una Daniela Tedesco, titolare del negozio Il Mondo Senza Glutine e in gara per il concorso del nostro giornale, La Settimana di Saronno, “Il negozio del cuore”.

Per votarla, si può ritagliare e compilare il tagliandino pubblicato su la Settimana di Saronno e consegnarlo in uno dei punti raccolta o al negozio.

Un punto di riferimento e di gusto

Senza glutine, ma non senza gusto. Ha aperto un anno fa, ma è già diventato un punto di riferimento per tanti affezionati clienti il negozio di Daniela Tedesco “Il mondo senza glutine”, che ha preso casa in via XXV Aprile, pieno centro a Tradate, il 5 ottobre del 2024.

La prima attenzione è ovviamente alle persone affette da celiachia, malattia autoimmune che scatena una reazione immunitaria al glutine compromettendo i villi intestinali; l’unica cura, per loro, è infatti una dieta priva di glutine. Che, specialmente per chi riceve una diagnosi da adulto, non è semplice.

La scoperta della celiachia

Tedesco lo ha vissuto in prima persona:

“L’ho scoperto nel 2019. Stavo malissimo, ho iniziato prima a eliminare il lattosio, dato che quell’intolleranza può portare sintomi simili, ma non stavo meglio. Su consiglio del gastroenterologo feci i primi esami per la celiachia che diedero esito negativo, e quelli genetici che confermarono una predisposizione. Continuando a star male, il medico mi ha consigliato di fare una gastroscopia che ha confermato la celiachia”.

All’inizio non è stato semplice: con la diagnosi e il divieto di assumere glutine arrivano la necessità di maggiori attenzioni per evitare le contaminazioni e l’addio ai sapori cui si era abituati.

Il negozio

E anche per Tedesco, è iniziata la ricerca di prodotti, referenze e marchi che riuscissero a rendere quell’addio meno “traumatico”.
Ricerca che lei ha deciso di far diventare un lavoro, cambiando totalmente vita:

“Lavoravo per una società di consulenza, facevo tutt’altro. Ma quella vita e quel lavoro, specie con il lockdown e con lo smartworking diventato la costante anche dopo l’emergenza, non facevano più per me – racconta – Avevo questo progetto in mente da un po’, volevo dare un servizio alle altre persone che condividevano la mia stessa condizione e mi ero accorta di come non ci fosse nulla di simile in zona. Oltre al negozio, ho voluto poi differenziarmi con un angolo bakery”.

L’intuizione è stata giusta e sin dall’apertura il suo negozio è diventato un punto di riferimento per i celiaci, per chi ha un amico o un famigliare celiaco, per gli asintomatici e anche per chi ha “solo” un’intolleranza.

“Questa è un’isola felice e sicura, perché tutto ciò che è nel negozio è certificato senza glutine. Tanti vengono anche solo a chiedere consigli, e per questo ho voluto fare dei corsi ottenendo il certificato per la gestione della celiachia e delle intolleranze alimentari – continua la commerciante – Ci sono prodotti più diffusi e comuni, ma anche tante referenze che fuori da qui è difficile trovare. In più, sono sempre a disposizione per recuperare quelle che mi chiedono clienti”.

Tanta scelta e qualità

Di scelta ce n’è tanta, specie rispetto a qualche anno fa quando le diagnosi erano ancora poche e la spesa, i celiaci, la potevano fare solo in farmacia.

“L’attenzione negli anni è aumentata molto, sia da parte delle istituzioni, sia da parte delle aziende, sia da parte del mondo della ristorazione, altro punto critico per i celiaci per i quali uscire a cena o improvvisare una serata al ristorante è difficile e, per via della contaminazione, anche rischioso se non si hanno locali certificati. E anche la qualità e il gusto dei prodotti sono aumentati molto, oltre alla varietà. Cambia un po’ il sapore, non per forza in peggio, ma si ormai si riesce a trovare di tutto”.

Re in questo periodo sono ovviamente i panettoni e i dolci natalizi:

“Ogni stagione ha il suo dolce o il suo prodotto tipico, penso alle chiacchiere a Carnevale o alla Colomba a Pasqua, e trovare una buona versione senza glutine permette anche di condividere quei momenti conviviali di festa – conclude Tedesco – Poi ci sono gli altri prodotti stagionali, come i pizzoccheri in questi mesi o i cous cous in estate. Ora coi panettoni sono piena di ordini, con marchi meno diffusi e che non si riescono a trovare nella grande distribuzione, ma che rispecchiano quello che cerco di portare in negozio: la sicurezza del prodotto e la bontà”.