Si farà?

Salone del Mobile 2021 a rischio. Sala si appella agli espositori

Una spaccatura interna e una visione non univoca del Salone del Mobile 2021 ha portato il Presidente Luti a dimettersi.

Salone del Mobile 2021 a rischio. Sala si appella agli espositori
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Milano, che tra i suoi tanti segni distintivi conta anche quello del Salone del Mobile, inizia a sanguinare in seguito alle ultime vicende che vedono messa a rischio anche quest’ultima edizione 2021. Dopo quella saltata a piè pari del 2020 causa pandemia, oggi la notizia delle dimissioni del Presidente Claudio Luti vede vacillare (ancor di più) l’edizione 2021 in programma dal 5 al 10 settembre che rischia ora di essere cancellata.

Salone del Mobile 2021, le dimissioni Claudio Luti

Come riportano i colleghi di Prima Milano Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, ha presentato le proprie dimissioni a seguito di una spaccatura interna ai vertici che lo vede allontanarsi da Federlegno Arredo in merito all’organizzazione dell’edizione 2021, a cui alcune aziende hanno già annunciato di non voler prender parte.

Per Luti il Salone del Mobile 2021, nonostante le restrizioni e le difficoltà generate dalla pandemia, dovrebbe comunque essere organizzato vista la rilevanza e l’importanza dell’evento non solo per Milano City ma per l’intera Italia. Ma non tutti sono dello stesso parare e Luti ha ritenuto di non esservi più le condizioni per poter lavorare unitamente per la corretta realizzazione del Salone del Mobile, ritenendo che la “comune volontà d’intenti” sia venuta a mancare.

Il commento di Sala

In un video pubblicato questa mattina, 23 aprile 2021, su Facebook, il sindaco Beppe Sala afferma, mostrando un documento alla telecamera:

“Questa è una lettera che abbiamo ricevuto questa mattina dal Quirinale che ci conferma la disponibilità del Presidente Sergio Mattarella ad essere a Milano il 5 settembre per l’inaugurazione del Salone del Mobile che però è in bilico per la percepita indisponibilità di una parte degli espositori ad esserci, e le dimissioni di ieri del presidente non sono certo un buon segnale.

Io mi voglio rivolgere tramite i media, e spero di avere la città con me, agli operatori del Salone del Mobile, agli operatori del mondo dell’arredo: se il loro dubbio è che i tempi sono stretti io lo capisco ma tutti noi abbiamo fatto i salti mortali in questa fase per cercare di porre rimedio alle urgenze che la pandemia ci ha portato ad affrontare, se il dubbio è che il loro investimento non avrà il ritorno degli anni precedenti.. guardate, non è un dubbi, lo so bene anche io. Però sono mesi che stiamo lavorando per affrontare protocolli sanitari, per pensare alle questioni logistiche, per mettervi in condizione di partecipare. Ora riporto la mia piccolissima esperienza in quanto figlio di piccoli imprenditori della Brianza del settore dell’arredo, quello che capisco è che in questa fase come tutti voi avete pagato le conseguenze della pandemia ma decisamente meno rispetto ad altre categorie, come i ristoratori, gli albergatori, i servizi che si occupano di comunicazione e molte altre categorie che hanno bisogno di lavorare.

In questi momenti le comunità si stringono e non esiste un tema di debiti o crediti, esiste il tema della generosità e in più la collaborazione tra Milano e l’arredo.. ragazzi, il salone del mobile è ultra decennale. E stiamo attenti perché non è  così scontato che non ci siano altre città europee che in queste difficoltà possano inserirsi e reclamare un ruolo importante nel design, cosa che da sindaco di Milano non posso permettere.

Per cui rifletteteci, auguro a tutti buona giornata e buon lavoro. “

Per Confcommercio Milano il valore oltre che economico è simbolico

Il presidente di Camera di commercio e Confcommercio Milano, Carlo Sangalli, ha commentato così l’ipotesi di cancellazione dell’edizione 2021 della manifestazione.

“In questa fase delicata della ripartenza è fondamentale evitare passi falsi. Mettere in discussione il Salone del Mobile è un gravissimo errore. La campagna vaccinale che procede rapida e i protocolli di sicurezza permettono di guardare con ragionevole ottimismo all’appuntamento fieristico del 5 settembre. Il Salone del Mobile è una delle manifestazioni più importanti di Milano, coinvolge migliaia di imprese e produce un indotto di oltre 200 milioni di euro. Dopo lo stop dello scorso anno, la ripartenza della manifestazione ha un forte valore anche simbolico. La nostra città e il Paese hanno assoluto bisogno di segnali di fiducia per rimettersi in cammino e recuperare al più presto il terreno perduto”.

Preoccupazione anche dall’europarlamentare Fidanza

Sul punto si è espresso anche l’europarlamentare milanese di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, che ha dichiarato:

“Ci uniamo alle preoccupazioni espresse da Confcommercio e Federalberghi in merito al possibile annullamento del Salone del Mobile, già rinviato a settembre. La campagna di comunicazione irrazionale del governo, la sua assoluta confusione con aperture parziali e il coprifuoco esteso senza ragione fino all’estate non fanno che creare un clima di sfiducia verso la nostra Nazione. E così le imprese straniere rischiano di tirarsi indietro, non avendo sufficiente tempo e serenità per investire su questa manifestazione. Milano e l’Italia non possono più permettersi ulteriori tentennamenti e perdite di tempo. Con i giusti protocolli e la campagna di vaccinazione avviata non c’è ragione per annullare ancora una volta una manifestazione che coinvolge migliaia di lavoratori e un indotto da 200 milioni di euro”.

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