Coldiretti

Vino, cantine in crisi: il mercato perde oltre l'80% del fatturato

L'allarme di Coldiretti: "Serve liquidità, il settore è in ginocchio"

Vino, cantine in crisi: il mercato perde oltre l'80% del fatturato
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Cantine in crisi anche in provincia di Varese, Coldiretti: "Coi ristoranti chiusi il mercato è in ginocchio".

Cantine in crisi, l'allarme di Coldiretti

Un anno fa era boom di vendite e ordini. Quest'anno la Pasqua ha invece segnato il momento più nero per il mercato del vino a causa dell'emergenza coronavirus. A certificarlo le ultime analisi di Coldiretti Varese, che certificano un crollo del fatturato fino all'80% per viticoltori e cantine dovuto soprattutto alla chiusura totale del comparto Ho.re.ca, la ristorazione. Crollo che porta, prima di tutto, una crisi di liquidità in grado di mettere in crisi un settore con 3mila imprese a livello regionale e che produce il 90% dei vini di qualità con 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT tra cui i "Ronchi Varesini".

Situazione drammatica

Ordini a zero da parte della ristorazione ed export in ginocchio. Unico spiraglio d'aria la vendita diretta ai consumatori che però rappresenta ancora una nicchia. Problemi simili a quelli segnalati dalle associazioni del mondo della birra artigianale: fuori dal mondo della grande distribuzione, dove appunto si collocano molte cantine oltre alla totalità delle birre artigianali, restano solo i clienti affezionati e qualche amante del genere. A pesare quindi per il mondo del vino di qualità la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, enoteche, bar e ristoranti, unite al calo netto delle esportazioni.

"Serve liquidità"

"Senza vendite – riferisce il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori – le aziende sono in difficoltà, con ripercussioni sull’intero ciclo produttivo che, dalla campagna alla cantina, non si può comunque fermare. Le misure messe in campo con il blocco delle rate di mutui, prestiti, tasse, contributi sono certamente utili ma non bastano ed è indispensabile mettere a disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, pari ad una percentuale del fatturato dell’anno precedente, da erogare attraverso una semplice richiesta alle banche. Un intervento veloce e semplice che dovrebbe essere garantito indipendentemente dalla dimensione aziendale al quale va aggiunta anche una compensazione a fondo perduto sulle perdite subite sotto forma di 'risarcimento del danno'. Ed è necessario che una misura similare sia garantita a bar, ristoranti, alberghi agriturismi per evitare il blocco dei pagamenti delle forniture a cui si sta assistendo e per fare in modo che non chiudano".

La campagna #iobevoitaliano

A livello nazionale la Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti ma serve anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni italiane finanziando un piano straordinario di comunicazione sul vino che, sostiene l’organizzazione agricola, rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. Le risorse dovranno arrivare anche dall’Unione Europea con misura OCM promozione che dovrà consentire alle cantine di utilizzare i fondi anche per attività di informazione e promozione sul mercato interno e Europeo. Bisogna semplificare e rendere più flessibile la gestione di tutte le misure del Programma Nazionale di Sostegno finanziato con i fondi di settore Ue-OCM vino con i primi passi importanti già stati previsti nel recente decreto Ministero delle Politiche Agricole del 31 marzo che tuttavia ancora non bastano.

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