Venegono Inferiore, via alla manovra da 300mila euro contro l'emergenza
Maggioranza e opposizione hanno votato all'unanimità la proposta di interventi per famiglie, scuola, commercio e lavoro
Ieri sera, lunedì 8 giugno, il consiglio comunale di Venegono Inferiore ha approvato all'unanimità la manovra economica messa a punto contro la crisi economica dovuta al coronavirus.
Venegono Inferiore, manovra da 300mila euro
Un paio di aggiustamenti "tecnici" di concerto con i consiglieri di opposizione de La Svolta per Venegono e voto unanime del consiglio comunale per la manovra da 300mila euro messa a punto dal Comune contro l'emergenza economica causata dal Covid. Una manovra anticipata nei giorni scorsi su le pagine de La Settimana di Saronno e frutto in parte di una ridestinazione delle risorse comunali impegnate in capitoli "fermati" dall'epidemia, con interventi di varia natura che, come richiesto dall'opposizione in una lettera inviata a maggio e nella riunione tenutasi in videoconferenza nelle scorse settimane, sostengano diversi settori della società venegonese. "Crediamo ci sia in questo documento l'attenzione e la sensibilità sollecitata dalla minoranza - ha spiegato il primo cittadino - In alcuni casi le modalità non sono le stesse ma lo spirito crediamo di sì".
Le risorse
Prima di decidere dove spendere, si deve pensare a dove prendere i soldi. Nessun mutuo e fondi che si aggiungono ai finanziamenti statali e regionali: la grossa "fetta" delle risorse impegnate arriva grazie a un articolo del Decreto Cura Italia che permette ai Comuni di non versare la quota capitale del 2020 dei mutui contratti con il Ministero dell'Economia pagando solamente la quota interessi. Questo ha "portato" 160mila euro di liquidità in cambio di un'annualità in più da versare in futuro, senza interessi. 80mila euro invece arrivano dalla "pulizia", come l'ha definita il sindaco Mattia Premazzi, dei vari capitoli di Bilancio previsti ma inattuabili a causa dell'emergenza come eventi e manifestazioni, integrazione delle rette scolastiche, contributi mensa. Ultima componente 60mila euro provenienti dall'avanzo di amministrazione accumulato, ha spiegato il sindaco "non tralasciando interventi o investimenti in passato ma da risparmi diffusi nei diversi capitoli di spesa".
Gli interventi
Con queste risorse, l'Amministrazione punta a intervenire (quasi) a 360 gradi nel sostegno del paese. "Intendiamo rispondere ai bisogni dei soggetti più colpiti - ha spiegato Premazzi - famiglie, piccola imprenditoria, commercio, servizi alla persona e mondo del lavoro".
Famiglie
Diverse le risorse e gli interventi per le famiglie. Si va dai 50mila euro per il centro estivo organizzato da Comune con oratorio, Itaca e Arcobaleno ai 20mila per quello dell'asilo San Francesco che permetteranno di ridurre le rette di frequenza. 30mila euro saranno poi destinati alla scuola in vista di un ritorno in aula a settembre e agli studenti che, probabilmente, vedranno continuare almeno in parte la didattica a distanza. Infine, 20mila euro per un bando affitti che sostenga chi non ha una casa di proprietà ma, a causa delle conseguenze economiche del coronavirus, fatica a pagare il contratto di locazione.
Commercio
Altri 30mila euro saranno destinati al mondo del commercio, con contributi diretti a chi, sostanzialmente, non ha potuto lavorare a causa dello stop imposto dal lockdown dal ristorante alla palestra passando per parrucchieri, negozi e piccoli artigiani.
Lavoro
Cinquantamila euro invece saranno impegnati direttamente nel tentativo di evitare che alla crisi economica segua quella occupazionale. Il piano delineato da Premazzi in consiglio è quello di un sistema di tirocini sostenuti dal pubblico, "sia nelle aziende sia in Comune. Crediamo possa essere anche un'opportunità per le imprese che per qualche mese avranno dei tirocinanti pagati dal Comune ma che al termine di questo periodo potrebbero decidere di assumerlo, già formato".
"Un progetto ambizioso"
"Si tratta di un progetto ambizioso, lo sappiamo - ha commentato Premazzi - e che ci deve spronare a lavorare sempre meglio. Abbiamo destinato tante risorse ma anche allungato di un anno la scadenza dei debiti. E io punto a non avanzare un euro di quanto messo in campo, grazie a procedure che rispettino le regole ma che siano anche chiare, semplici e veloci. Ad esempio per quanto riguarda i contributi ai commercianti, che dovrebbero concretizzarsi in circa 800 euro ad esercente, l'intenzione è di chiudere le domande il 30 giugno ed erogare i fondi il primo luglio".
Slittano anche le tasse
Esterne alla manovra, sono state votate all'unanimità anche le proposte di modifica dei regolamenti Tari e Imu. Modifiche che incideranno soprattutto sulle famiglie spostando le scadenze per i versamenti al 16 settembre, concedendo un po' di repsiro in questo difficile momento di ripresa.
Spostamento che l'Amministrazione aveva inizialmente immaginato esteso anche alle imprese con l'annullamento delle sanzioni per il ritardo nel pagamento (l'Imu sui capannoni ha una quota statale che il Comune non può far slittare, ndr). Ma "stoppato" da Roma con una risoluzione del ministero giunta prima del consiglio comunale.