Troppi accessi, il sito dell'INPS crolla. Conte: "Attacchi hacker"
Per almeno 5 minuti mostrati in chiaro anche i dati di numerosi iscritti. Il Garante: "Data breach gravissimo"
Mercoledì nero per autonomi e partite iva che da oggi, primo aprile, possono presentare domanda sul sito dell'INPS per il bonus da 600 euro previsto tra i sostegni contro l'emergenza coronavirus.
Troppi accessi, sito dell'INPS in tilt
E' saltato pochi minuti dopo la mezzanotte. Il sito dell'INPS non ha retto all'improvvisa mole di accessi da parte di lavoratori autonomi e partite iva che si sono subito collegati per avanzare la richiesta necessaria a ricevere il bonus compensativo da 600 euro previsto per chi non ha lavorato a causa dell'emergenza coronavirus. Un assalto virtuale (prevedibile) che ha fatto crollare il sito, causa soprattutto ancora una volta di una comunicazione poco oculata che martedì aveva annunciato l'erogazione dei fondi in base a una graduatoria cronologica della domanda, sottintendendo il rischio che, in caso di esaurimento dei fondi, qualcuno sarebbe rimasto a bocca asciutta.
Dati degli utenti visibili
Dopo alcune ore, l'accesso è stato ripristinato ma non senza enormi problemi di riservatezza dei dati. Al momento del login infatti molti utenti si sono trovati nelle pagine personali di altre persone, con pieno accesso ai loro dati. "Buco" questo che, violando le norme del GDPR, comporterebbe una sanzione pari al 4% del fatturato dell'ente. Informazioni rimaste visibili per circa 5 minuti, ha spiegato la vicepresidente dell'istituto di previdenza Luisa Gnecchi.
Conte: "Attacco hacker"
A quanto riportato dalle agenzie, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe attribuito il crollo del sito a un hackeraggio del sistema. Hacker quindi che, a quanto riferito anche dal Presidente Inps Pasquale Tridico, avrebbero tentato diversi attacchi anche nei giorni scorsi che si sono sommati alle numerose domande presentate sin dalla mezzanotte.
"Dall'una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari - ha commentato all'Ansa - Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell'Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri".
"Data breach gravissimo"
Sul tema è intervenuto anche il Garante per la Privacy Antonello Soro, come riporta l'agenzia Ansa:
"Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati. Abbiamo immediatamente preso contatto con l'Inps e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è assolutamente urgente che l'Inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati".