Tassazione frontalieri e accordi Italia-Svizzera, Sertori: "Ecco di cosa parliamo, basta demagogia" VIDEO
L'assessore Massimo Sertori interviene a chiusura di due giorni di polemiche sulla lettera di Fontana in merito agli accordi con la Svizzera
L’assessore regionale con delega ai rapporti con la Svizzera, Massimo Sertori, ha voluto fare chiarezza in merito alla bagarre nata sul regime fiscale di tassazione dei frontalieri.
Tassazione frontalieri, ultimo terreno di scontro
Frontalieri, tassazione, ristorni, accordi Italia-Svizzera: da due giorni Pd e Lega discutono sul futuro dei rapporti con la Confederazione Elvetica e soprattutto di cosa potrebbe cambiare per gli italiani che lavorano oltre confine. Una discussione nata dopo l'invio da parte del Presidente Attilio Fontana di una lettera al Ministro dell'Economia italiano e della controparte svizzera nel tentativo di superare lo stallo che perdura ormai dal 2015, dalla proposta di accordo approvata (ma mai ratificata) dal Governo Renzi e bloccata dal Governo Conte I.
QUI LA VICENDA E LO SCONTRO FRA I CONSIGLIERI DEM E L'ASSESSORE SERTORI
Sertori: "Ecco come stanno le cose"
Dopo il botta e risposta, in cui si sono inseriti anche i deputati, senatori ed europarlamentari della Lega, Sertori interviene a chiarimento di tutta la vicenda, assicurando che "non ci sarà assolutamente nessun tipo di cambiamento sulla fiscalità dei lavoratori frontalieri".
"Non si sta parlando nè di una legge nè tantomeno di un provvedimento - precisa - Si tratta di una lettera a firma del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dell`allora presidente del Cantone del Ticino, Christian Vitta con la quale si richiede, qualora l`attuale governo centrale volesse cambiare il regime fiscale dei frontalieri, di non mutare quello in vigore per gli attuali frontalieri e di non variare la situazione dei ristorni. Mentre per i nuovi frontalieri si richiede che lo Stato centrale applichi delle deduzioni per calmierare una eventuale tassazione peggiorativa. Abbiamo richiesto inoltre che il 50% dell`ipotetico gettito fiscale aggiuntivo dovrà andare alla Regione che a sua volta lo ridistribuirà ai Comuni di Confine. E' giusto e doveroso ricondurre le cose per come sono e lasciare fuori tutta la strumentalizzazione e la demagogia sentita in queste ore. Stiamo parlando di lavoratori che fanno sacrifici dalla mattina alla sera e quindi è fuorviante fornire notizie non veritiere e non certe".