Sospensione delle tasse comunali e priorità nella vaccinazione per Varese: le richieste di Ascom al Comune
Tra le richieste di Ascom al sindaco, anche quella di farsi promotore perchè venga tolto il divieto di raggiungere la città fino a che la Lombardia non sarà in zona bianca
Ascom Varese bussa al Comune chiedendo al sindaco Davide Galimberti e alla sua Amministrazione di predisporre una campagna vaccinale contro il Covid ad hoc per Varese e di riconfermare per il 2021 la sospensione delle tasse e delle imposte comunali per le attività commerciali, oltre a un accesso alla città facilitato e agevolazioni sui parcheggi quando i negozi potranno tornare al lavoro.
I commercianti chiedono stop alle tasse e vaccini
Una campagna vaccinale anti Covid rapida e ad hoc per il nostro territorio, il rinnovo anche per il 2021 delle riduzioni di tariffe e imposte comunali, accesso alla città facilitato e agevolazioni sui posteggi in concomitanza con le riaperture delle attività. Sono le richieste del fiduciario Ascom per Varese, Marco Parravicini, e di tutto il consiglio di zona da lui rappresentato, pronte ad essere recapitate al sindaco Davide Galimberti e al suo esecutivo.
Si parte da Varese
La campagna di sostegno alle attività del terziario annunciata da Confcommercio a livello provinciale inizia dal capoluogo. Partendo dai principali centri del Varesotto, i rappresentanti cittadini delle Ascom e quelli delle categorie che fanno capo all’associazione, proporranno alle amministrazioni incontri ufficiali nel corso dei quali presentare nel dettaglio la situazione di assoluta emergenza delle attività di vicinato e proponendo la conferma delle misure a livello comunale adottate a favore del commercio nel 2020 e, se possibile, "l’allargamento delle stesse in relazione a un quadro economico sensibilmente peggiorato a causa dei nuovi provvedimenti adottati a livello regionale e nazionale".
Varese non segue Busto e Gallarate
Stessi contenuti, modalità diverse Dopo i flash mob di Busto Arsizio e Gallarate, Varese prende un’altra direzione, pur mantenendo invariati i contenuti della protesta pacifica e soprattutto delle richieste, finalizzate a impedire che il protrarsi della pandemia e delle misure anti-Covid decretino la fine per altre attività.
"Non organizzeremo manifestazioni - spiega Parravicini - Quello che proponiamo è un confronto tra l’amministrazione comunale e il mondo del commercio, che a Varese città con il consiglio di zona rappresentiamo in tutte le sue categorie. Una videoconferenza in 'veste ufficiale' impedisce infiltrazioni di personaggi che nulla c’entrano con il nostro settore ed è un mezzo valido e funzionale per mettere sul tavolo le nostre richieste".
Le richieste di Ascom
Ferma restando la pressante necessità di ristori e contributi commisurati alle perdite subite in questi mesi ("proporremo a Galimberti di farsi portavoce a livello regionale e nazionale)", i portavoce di Confcommercio Ascom Varese si concentreranno sugli interventi di competenza comunale. A partire dalla conferma della sospensione o della riduzione di tassa rifiuti, Imu, tassa di occupazione del suolo pubblico e imposta su affissioni e pubblicità.
"Apprezziamo quanto fatto nei mesi scorsi, ma la situazione precipitata con le chiusure natalizie e ulteriormente aggravata dalle prospettive per il nuovo anno, iniziato nel peggiore dei modi con l’inserimento della Lombardia in zona rossa, ci costringono a chiedere all’amministrazione un ulteriore sforzo economico".
Priorità per Varese nei vaccini
Non ci sono solo ristori e tributi. Quelli aiutano a sopravvivere ma per ripartire, e ripartire senza il rischio di richieìudere dopo due settimane, serve ben altro.
"Non meno importante, poi, sarebbe ottenere per Varese una priorità nella somministrazione dei vaccini. I dati della città e della provincia, continuano ad essere i peggiori di tutta la Regione. Suggeriremo al primo cittadino di muoversi con forza per ottenere un 'trattamento di riguardo'".
Riaprire le porte della città
Infine, in previsione delle riaperture, la necessità è quella di vie di accesso fluide per raggiungere il centro cittadino e aree di posteggio a prezzi agevolati. "Ci spingeremo oltre - conclude Parravicini - perché vorremmo che Palazzo Estense si facesse promotore della revisione dell’attuale misura che impedisce ai non residenti di raggiungere il capoluoghi anche in regime di zona gialla. Comprendiamo la necessità di volere evitare che città come Milano, Bergamo e Brescia, già densamente abitate, vengano ulteriormente 'prese d’assalto', ma in una realtà come quella di Varese con i suoi 90mila abitanti vietare ai residenti dei Comuni limitrofi di venire nei nostri negozi, rappresenta per le attività commerciali cittadine un danno che si aggiunge ai tanti altri danni. Le grandi città hanno una clientela numericamente importante anche senza attingere dall’esterno, per noi non è così".