Scuole chiuse, allo studio un congedo parentale "straordinario"
Apertura dal Governo, forse già nel prossimo decreto la definizione della misura.
Per far fronte alle scuole chiuse in tutt'Italia fino al 15 marzo le Regioni hanno proposto al Governo di attivare una forma straordinaria di congedo parentale.
Scuole chiuse, genitori al lavoro, che fare?
La chiusura, in tutto il Paese, delle scuole rappresenta un problema enorme per le famiglie, specie quelle di Lombardia, Vento ed Emilia che vengono da 10 giorni di stop alla frequenza scolastica: quello della cura dei propri figli che resteranno a casa. Non tutti possono infatti appoggiarsi su nonni o parenti, nè possono pensare di potersi permettere una baby sitter ogni giorno, 5 giorni alla settimana, per altre due settimane (almeno).
Ipotesi congedo parentale
Per questo, ha fatto sapere il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, le Regioni hanno chiesto al Governo di attivare nuove formule di congedo parentale per uno dei genitori. In questo modo, il padre o la madre possono decidere di restare a casa dal lavoro, come già avviene per chi ha un figlio con meno di 12 anni. Ad oggi, il genitore ha diritto al 30% della retribuzione media giornaliera, se il bambino ha meno di 6 anni; se ne ha di più, si ha diritto all'indennità solo se si ha un reddito sotto determinare soglie. Una formula che però rischia di creare delle disparità se applicata come quella attuale: oggi, il congedo parentale spetta solamente ai genitori con un lavoro dipendente e non , ad esempio, agli autonomi e partite Iva.
Dal Governo, comunque, è arrivata un'apertura all'introduzione della misura, come ha anticipato il Viceministro all'Economia Laura Castelli, e potrebbe già essere inserita nel prossimo decreto per l'emergenza coronavirus.