futuro e propsettive

"Rebus pensione": tante le persone presenti al convegno di Cgil Varese

Un confronto che ha visto la presenza di un vasto pubblico presente in Salone Estense a Varese

"Rebus pensione": tante le persone presenti al convegno di Cgil Varese
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Organizzato da Cgil Varese e da Spi Varese, si è svolto ieri, 20 febbraio, un incontro dal titolo “Rebus Pensioni”.

"Rebus pensione": un incontro organizzato dalla Cgil Varese

Un confronto che ha visto la presenza di un vasto pubblico presente in Salone Estense a Varese. Il convegno ha avuto come obiettivo di offrire un focus sul sistema pensionistico e ha sottolineato l’importanza di rivederlo in un’ottica di maggiore equità e sostenibilità per il futuro. Forte anche la presa di posizione politica in una situazione di importanti cambiamenti, sia sul fronte del lavoro, spesso precario e scarso per le giovani generazioni, sia sul fronte dei cambiamenti demografici.

“La previdenza credo sia la vertenza sindacale più importante da portare avanti – ha sostenuto Giacomo Licata, Segretario generale Spi Cgil Varese e coordinatore del convegno -. Uno strumento di tutela sociale che riguarda i giovani, che rischiano di non poter godere di questo strumento, coloro che sono in procinto di andare in pensione, le attuali pensionate e gli attuali pensionati. Insomma, la previdenza è uno strumento che tiene unito il Paese. Il convegno è stato organizzato per analizzare le ragioni della previdenza, legata ai temi del lavoro precario, del lavoro povero, del fisco, tutte questioni al centro dell’impegno del sindacato”.

Le parole della segretaria Filetti

“Parlare di previdenza è parlare di futuro – è intervenuta Stefania Filetti, Segretaria generale Cgil Varese -. Oltre che parlare di lavoro, dato che la previdenza è direttamente proporzionale alla quantità del lavoratori, alla qualità dei contratti e delle retribuzioni, alla quantità di ore lavorate”. Nel nostro Paese, ha continuato Filetti, “la previdenza serve in realtà per fare cassa, e questo grazie a tagli, rimodulazioni, spostamento in avanti dell’età, modifiche del sistema di conversione con l’ingresso del metodo contributivo e con la modifica delle aspettative di vita”.

Al convegno è intervenuto Ezio Cigna, responsabile Politiche previdenziali Cgil Nazionale, che ha proposto esempi molto efficaci che hanno mostrato l’iniquità del nostro sistema. Sergio Pomari, Segretario Spi Cgil Lombardia, ha approfondito i temi fiscali, sostenendo che i pensionati pagano un’Irpef superiore rispetto ai lavoratori dipendenti, e pensionati e lavoratori dipendenti pagano la quasi totalità dell’Irpef italiano. E’ intervenuta anche Angela Mondellini, Segretaria Cgil Lombardia, che si è soffermata sulla previdenza contributiva, la “seconda gamba” della previdenza, una forma di prevenzione che i sindacati sono riusciti a portare avanti con i contratti nazionali.

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