Oltre 13 milioni e mezzo dai ristorni per le province di confine, 8 a Varese
Frutto delle tasse pagate oltreconfine dai lavoratori frontalieri, come stabilito dall'accordo con la Confederazione Elvetica del 1974
Assegnate dal Ministero dell'Economia e Finanze le risorse dei ristorni fiscali delle tasse pagate in Svizzera dai frontalieri per il 2018.
Ritorni frontalieri, il 60% delle risorse in provincia di Varese
Tredici milioni e 595mila euro per le province di Varese, Como, Lecco e Sondrio di cui il 60%, poco più di 8 milioni di euro, per la sola provincia di Varese. Nuove risorse in arrivo per i territori di confine, frutto dell'accordo con la Confederazione Elvetica del 1974, attualmente in revisione, che prevede il ritorno in Italia delle tasse versate dai lavoratori frontalieri.
"Risorse fondamentali per i territori"
A fornire i numeri il Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza:
"Oggi più che mai queste risorse si rivelano fondamentali per i territori - dichiara la Vicepresidente -. La crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria ha difatti messo in grave difficoltà non solo i lavoratori e le famiglie, ma anche gli enti locali che si sono trovati a fare i conti con sempre minori entrate".
I fondi dovranno essere usati per la maggior parte per investimenti che abbiano ricadute positive su tutta la comunità cittadina. Opere pubbliche quindi, di grande importanza in questo periodo di crisi ed emergenza sanitaria. "Grazie al lavoro e alle imposte pagate all’estero dai frontalieri - conclude Brianza - portiamo ricchezza e sviluppo nei territori di confine, da cui trae beneficio tutta la collettività".