Mercato di Varese a rischio chiusura: l'allarme di Confcommercio
Oggetto del contendere è soprattutto il rinnovo delle concessioni, questione aperta e mai risolta da oltre dieci anni
«Il rischio potrebbe essere la scomparsa di alcuni mercati. E tra questi c’è anche quello di Varese». Rodolfo Calzavara, presidente provinciale e consigliere nazionale di Fiva Confcommercio, lancia l’allarme anche a livello locale. Lo stesso allarme che risuonerà forte e chiaro domenica 7 maggio a Milano in occasione della Assemblea generale degli ambulanti.
Il nodo delle concessioni per il mercato
Oggetto del contendere è soprattutto il rinnovo delle concessioni, questione aperta e mai risolta da oltre dieci anni. «Nel 2018», spiega Calzavara, «è stata aperta una breve finestra, ma non tutti i Comuni ne hanno approfittato. Così, giusto per fare tre esempi che riguardano la nostra provincia, Busto Arsizio, Gallarate e Tradate si sono messi in regola fino al 2028. Mentre, sempre per fare degli esempi, gli ambulanti dei mercati di Varese e Luino hanno una concessione valida ancora soltanto per 18 mesi».
«È vero», prosegue in presidente provinciale della Federazione italiana venditori ambulanti, «la scadenza non è dietro l’angolo, ma è altrettanto vero che visti i precedenti è purtroppo legittimo non dormire sonni tranquilli. Ecco il motivo dell’importanza dell’Assemblea di domenica 7 a Milano e della partecipazione di Fiva Varese. Da qui in avanti terremo altissimo il livello di attenzione, coinvolgendo anche l’opinione pubblica, perché non possiamo assolutamente correre il rischio di perdere anche solo un mercato».
Tempi e burocrazia
Ciò che preoccupa Fiva, e non poco, sono i tempi tecnici necessari ad arrivare alla nuova disciplina in materia di rilascio delle concessione dei parcheggi. «Il primo passo», spiega Calzavara, «è stato effettuato con l’approvazione del Consiglio dei ministri del Disegno di legge per il mercato e la concorrenza che, al suo interno, contiene anche le modalità con le quali si procederà al rinnovo dei “permessi” sulle aree mercatali. Ma l’iter è ancora lungo. Il DL deve ora arrivare alle Camere, che possono intervenire integrando, modificando o addirittura sopprimendo le singole disposizione. E, una volta espletato questo passaggio, la parola passerà ad ogni singola Regione. L’intesa tra Stato e Regioni in questa particolare materia non è affatto semplice, come dimostrano i quasi 13 anni di dibattito con soluzioni mai arrivate sulla questione delle concessioni. È perciò normale essere preoccupati perché il rischio, anche se lontano, che la burocrazia decreti la non regolarità dei mercati esiste».
Calzavara, inoltre, solleva i Comuni da qualsiasi “colpa”: «Le amministrazioni, come noi, attendono nuove direttive in assenza delle quali, una volta scaduta la proroga, non possono rilasciare le concessioni»
L’appello a partecipare
Fiva guidata dal presidente nazionale Giacomo Errico chiede perciò risposte e impegni precisi, proprio partendo dall’incontro di domenica alla sala Colucci nelle sede di Confcommercio in corso Venezia a Milano, al quale sono stati invitati Matteo Salvini (vicepresidente del Governo), Massimo Bitonci (sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy) e Guido Guidesi (assessore regionale allo Sviluppo economico).
«Avremo interlocutori ai massimi livelli, a quali faremo sentire la nostra voce», conclude Rodolfo Calzavara, che conclude con un appello. «È importante farci vedere e farci sentire in tanti: mi rivolgo perciò a tutti i colleghi ambulanti chiedendo di partecipare. Sul tavolo c’è il nostro futuro».