Agricoltura

Maltempo nel Varesotto, Coldiretti nei campi per la conta dei danni

Campi distrutti e colture andate perse. La grandinata di questa notte potrebbe comportare perdite enormi per un settore già in crisi a causa del coronavirus

Maltempo nel Varesotto, Coldiretti nei campi per la conta dei danni
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Il maltempo flagella di nuovo il Varesotto con trombe d’aria, nubifragi e grandine che dalla notte si stanno abbattendo su diverse zone della provincia prealpina provocando allagamenti e criticità nelle campagne, in particolare su mais e soia. È quanto afferma Coldiretti Varese nel sottolineare che i propri tecnici sono al lavoro sul territorio per raccogliere le segnalazioni di danni.

Maltempo nel Varesotto, campi crivellati dalla grandine

Il maltempo ha colpito, inizialmente, tutto il settentrione lombardo, estendendosi poi nel resto della regione: si è vista la grandine intorno a Saronno, con bombe d’acqua e chicchi grossi come noci su ampie fasce della provincia, da Azzate e Buguggiate fino alla Bassa, dove i campi sono stati crivellati a macchia d’olio: situazione particolarmente seria nelle campagne di Gerenzano, dove i chicchi di ghiaccio hanno distrutto le coltivazioni di soia e mais, come racconta Michele Ceriani:

"Tra Uboldo e Gerenzano la grandinata è stata violentissima, tanto che gli effetti si vedono persino sui prati. Tutto è iniziato verso le sei del mattino: un’ora di acqua e grandine fortissima, alla fine solo nella mia azienda si contano sette ettari di soia distrutta e danni gravissimi sul mais, con una forte quota di raccolto che andrà perduto. E anche nei dintorni, la situazione è seria".

Como non se la passa meglio

Pioggia e bombe d’acqua anche al di là dei confini della nostra provincia: allagamenti diffusi e grandine hanno colpito anche le vicine province di Como e Lecco, in particolare nella zona tra Fino Mornasco, Turate e Lurago Marinone dove su interi areali il mais è andato distrutto. Imbiancati dai chicchi di ghiaccio anche gli alpeggi tra il Lecchese e la Bergamasca. Le grandinate hanno colpito a macchia di leopardo la Valtellina, mitragliando in diverse parti l’uva da vino procurando danni che, a seconda delle zone, secondo le prime stime vanno dal 30% al 60% con punte che arrivano a sfiorare in singoli casi l’80%.

Si segnalano un po’ ovunque campi sommersi dall’acqua che i terreni non riescono più a trattenere. Vento forte dalle prime ore della mattinata nella zona est del capoluogo lombardo con mais spianato nell'area della Martesana, danni anche nel Bresciano, Cremonese, Cremasco. Vento e acqua hanno colpito anche le province di Mantova e Pavia.

Prova del cambiamento climatico

Dall’inizio dell’anno ad oggi – spiega la Coldiretti in base a un’elaborazione su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD)  – lungo tuttala Penisola si sono verificati 71 nubifragi con precipitazioni violente e bombe d’acqua, con un aumento del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a conferma dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con il moltiplicarsi degli eventi estremi.

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