L'Unione Inquilini Varese: "Emergenza coronavirus, sospendere gli sfratti"
Si chiudono le scuola e invitano a restare in casa ma, con gli sfratti, le famiglie restano senza. Lettera al Prefetto
L'Unione Inquilini Varese e Cub Varese hanno scritto al Prefetto Enrico Ricci chiedendo la sospensione degli sfratti fino a che non finirà l'emergenza coronavirus".
Emergenza coronavirus: "Sospendere gli sfatti"
Centoquaranta sfratti al giorno in Italia e le limitazioni necessarie a contenere il contagio a coronavirus non sono compatibili. Così, l'Unione Inquilini Varese e CUB Varese hanno scritto al Prefetto per chiedere la sospensione delle esecuzioni fino a che non sarà finita l'emergenza. Iniziativa questa già avanzata dal Presidente dell'Unione Inquilini Nazionale al Governo.
Rischio salute
"Il Governo sta affrontando l'emergenza sanitaria con provvedimenti, anche eccezionali, tesi a contrastare la diffusione del contagio (la chiusura delle scuole e delle università; il riconoscimento di zone rosse e gialle; regolamentazione di eventi sportivi, ecc) - si legge nella lettera al Prefetto - Si tratta con tutta evidenza di affrontare in termini emergenziali e straordinari un contagio che deve essere limitato in tutti i modi a tutela della salute dei cittadini. (...) Ogni giorno in Italia si eseguono circa 140 esecuzioni di sfratto che vedono coinvolti, nella quasi totalità, famiglie che hanno nel nucleo famigliare minori, anziani, persone disabili o malate. In un contesto emergenziale come quello che il Governo deve affrontare, appare una contraddizione disporre la chiusura delle scuole e dare indicazione agli anziani di restare in casa mentre, al contempo, intere famiglie vengono sfrattate forzosamente, entrando così in un contesto di grave disagio, mettendo a rischio la propria salute e quella delle persone che hanno intorno".
Quindi la richiesta al Prefetto della
"sospensione temporanea degli sfratti e delle esecuzioni forzose di espropri, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini coinvolti nella provincia di Varese. Tale misura - continuano - sarebbe opportuna anche al fine di poter liberare maggiori risorse in campo sanitario e della sicurezza, per lo svolgimento delle attività relative e connesse all'emergenza Covid-19".