L'industria varesina fra incertezze e situazioni diversificate
Le imprese varesine si muovono in un quadro di grande incertezza geopolitica e commerciale, soprattutto per l’inasprimento del conflitto tra Israele e Iran

Nel secondo trimestre 2025, l’indagine congiunturale sull’industria varesina del Centro Studi di Confindustria Varese segnala un andamento contrastato dei dati sull’attività produttiva tra le principali filiere: il saldo complessivo delle risposte delle imprese sulla produzione (differenza tra la percentuale di imprese che dichiarano un aumento dei livelli produttivi e quelle che ne dichiarano una diminuzione rispetto al trimestre precedente) scende a -7,1 punti percentuali (contro -5,9 p.p. del I trimestre 2025), indicando una fase di debolezza congiunturale. Gli ordinativi totali restano tuttavia in territorio positivo (+10,2 p.p.), con la tenuta e il parziale recupero di quelli esteri (con un +9,2 p.p.).
L'industria varesina fra incertezze e situazioni diversificate
Le imprese varesine si muovono in un quadro di grande incertezza geopolitica e commerciale, soprattutto per l’inasprimento del conflitto tra Israele e Iran (la “guerra dei 12 giorni”) e per l’incertezza sugli annunci statunitensi relativi ai nuovi dazi generalizzati. Fattori che hanno portato da una parte a un rialzo della volatilità sui mercati delle commodity (nelle medie di giugno, Brent sopra i 70 $/b e gas TTF europeo a 40 €/MWh), ma dall’altra all’apprezzamento dell’euro a 1,16 $/€, che ha invece favorito una riduzione dell’inflazione importata, consentendo alla BCE di anticipare il ciclo di allentamento monetario.
A livello italiano, ISTAT ha pubblicato in data 30 luglio 2025 le stime preliminari del Prodotto Interno Lordo del secondo trimestre del 2025, che mostrano un quadro di flessione del -0,1% rispetto al primo trimestre 2025 e in crescita del +0,4% rispetto al secondo trimestre del 2024. La stima riflette un tono congiunturale in calo sia del comparto primario sia di quello industriale, mentre il settore dei servizi registra un quadro più di stazionarietà. Dal lato della domanda, la componente nazionale, misurata al lordo delle scorte, è in crescita, mentre cala la componente estera netta.
PRODUZIONE
Sotto il profilo della produzione a consuntivo, nel secondo trimestre 2025 il saldo complessivo delle risposte (calcolato come la differenza tra la percentuale di imprese che dichiarano un aumento e quelle che dichiarano una diminuzione della produzione rispetto al trimestre precedente) è stato pari a -7,1 punti percentuali. Prevale la quota di imprese che ha dichiarato una stabilità della produzione rispetto al quarto trimestre 2024 (42,3%); segue un 25,3% di imprese con livelli produttivi in aumento e il restante 32,4% di imprese che ha registrato un calo. Il grado di utilizzo degli impianti in media è stato pari al 73,7%.
Le previsioni sulla produzione per il terzo trimestre 2025 sono peggiori rispetto al consuntivo (saldo delle risposte pari a -18,1 p.p.), con netta prevalenza di imprese che stimano stabilità (35,7 %) o contrazione (41,2 %) dei livelli produttivi, con le attese di calo concentrate specialmente nel chimico-farmaceutico.
ORDINI
Alla fine del secondo trimestre 2025, la dinamica complessiva del portafoglio ordini evidenzia per il 42,1% delle imprese rispondenti un aumento degli ordinativi rispetto alla fine del trimestre precedente, per il 31,9% un calo e per il 26,0% una stabilità, con un saldo delle risposte positivo a +10,2 p.p. (ad inizio 2025 era +13,8 p.p.) – che se confrontato con le risposte sulla produzione potrebbe indicare un quadro di accumulo di portafoglio strategico in vista delle incertezze dei prossimi mesi. Il quadro della domanda è quindi generalmente positivo, anche se sale l’incidenza di chi dichiara una diminuzione degli ordinativi a fine trimestre rispetto alla precedente rilevazione. Il quadro degli ordinativi esteri risulta invece tenere, nonostante le incertezze globali, con percentuali di risposta simili al trend complessivo e un saldo delle risposte pari a +9,2 p.p. (a inizio 2025 era +2,8 p.p.).
MERCATO DEL LAVORO
Nel secondo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nel comparto industriale sono state autorizzate 2.545.860 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2024 (-21,0%), sia rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 (-17,0%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel secondo trimestre 2024 sono state autorizzate 3.093.748 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2024 (-27,5%), sia rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 (-15,9%). Guardando all’intero primo semestre 2025, sono state autorizzate complessivamente 6.774.494 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale, in calo rispetto al primo semestre 2024 (-6,7%).
(Per maggiori informazioni “Giugno 2025: andamento cassa integrazione guadagni”)
PRINCIPALI SETTORI
METALMECCANICO
Nella filiera metalmeccanica, nel secondo trimestre 2025 prevalgono le risposte di stabilità dei livelli produttivi consuntivi – per il 58,3% delle imprese rispondenti. In sostanziale “parità” l’incidenza di chi dichiara un aumento (21,7%) e chi un calo (20,0%): il saldo si attesta così a +1,7 p.p. (dal -15,1 p.p. del I trimestre 2025), grazie alla migliore performance della meccanica strumentale rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, prevale la cautela sulle previsioni per il terzo trimestre 2025, con il 37,4% che si attende un calo dei livelli produttivi e il 33,5% una loro stabilità, mentre il 29,1% un aumento (saldo delle risposte -8,3 p.p.) – in attesa di sondare l’evoluzione del quadro commerciale globale. Tuttavia, in termini di dinamica del portafoglio ordini, alla fine del secondo trimestre 2025 il saldo delle risposte per gli ordinativi totali rimane positivo come accaduto nella rilevazione precedente, attestandosi a +16,5 p.p.: il 43,3% delle imprese ha segnalato un aumento, il 29,9% una stabilità e il 26,8% un calo. In maniera sostanzialmente analoga, per gli ordinativi esteri il saldo è pari a +15,1 punti percentuali. Tiene quindi la domanda interna ed estera della filiera, con una probabile azione di accumulo di portafoglio (backordering) per tenere salda la clientela in vista di possibili shock futuri.
Nel secondo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nel settore metalmeccanico sono state autorizzate 1.103.994 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2024 (-36,6%), sia rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 (-41,2%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel secondo trimestre 2025 sono state autorizzate 1.174.220 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore metalmeccanico, in calo sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2024 (-53,0%), sia rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 (-50,7%). Guardando all’intero primo semestre 2025, sono state autorizzate complessivamente 3.555.850 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto metalmeccanico, in calo rispetto al primo semestre 2024 (-16,3%).
MODA
Nella filiera moda, dopo il dato congiunturale positivo a fine anno e un arresto ad inizio 2025, il secondo trimestre 2025 vede ancora un saldo negativo delle risposte sulla produzione consuntiva, pari al -21,2 p.p.: il 46,7% delle imprese rispondenti segnala un calo produttivo a consuntivo (specialmente nel tessile), il 27,8% una stabilità e il 25,5% un aumento. La dinamica del portafoglio ordini risulta orientata all’incertezza, con gli ordini totali che vedono un saldo delle risposte pari a -21,9 p.p. e gli ordini esteri pari a -26,9 p.p., con un impatto sensibile sulle previsioni di produzione, sostanzialmente tripartire per il terzo trimestre 2025 – il 35,2% si attende un aumento dell’output, il 34,3% un calo e il 30,5% una stabilità, con un saldo delle risposte pari a +0,9 p.p.
Nel secondo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nel settore moda sono state autorizzate 707.086 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in aumento sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2024 (+21,6%), sia rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 (+32,7%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel secondo trimestre 2025 sono state autorizzate 1.184.748 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore moda, in aumento sia rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2024 (+35,6%), sia (e ancora più intensamente) rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 (+118,7%). Guardando all’intero primo semestre 2025, sono state autorizzate complessivamente 1.726.378 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto moda, in aumento rispetto al primo semestre 2024 (+21,1%).
CHIMICO-FARMACEUTICO
Nei comparti chimico e farmaceutico, nel secondo trimestre 2025 il quadro è sostanzialmente bipartito tra un 47,3% di imprese che segnala una riduzione dei livelli produttivi rispetto al primo trimestre e un 36,2% che ne indica un aumento; solo il 16,5% ne indica la stabilità. Il saldo delle risposte è quindi pari a -11,1 p.p., restituendo un quadro di filiera diversificato tra gli attori coinvolti. Tuttavia, gli ordinativi complessivi ed esteri segnalano per la netta maggioranza dei rispondenti un calo a fine trimestre (85,6%), condizionando anche le attese sulla produzione per il terzo trimestre che si fanno altrettanto negative per la stessa percentuale di rispondenti. La volatilità degli input energetici e la variabilità della domanda globale impattano con ogni probabilità sul clima di fiducia.
GOMMA-PLASTICA
Nei comparti gomma e plastica, nel secondo trimestre 2025 il 62,3% delle imprese indica un calo dei livelli produttivi e il 33,4% un aumento; solo il 4,3% ha indicato stabilità. Il saldo si attesta così a -28,9 p.p., in peggioramento rispetto alla rilevazione precedente. Per quanto concerne la dinamica del portafoglio ordini a fine trimestre, si assiste tuttavia ad una netta maggioranza di risposte di aumento sia per gli ordini totali sia per gli esteri (per il 91,6% dei rispondenti). Si assiste probabilmente ad un fenomeno di backlog sugli ordini passati dovuto a vincoli di costi degli input energetici e di materia prima, che orientano alla prudenza anche sulle previsioni sul terzo trimestre 2025, che per l’89,1% delle imprese dovrebbe essere un periodo di stabilità dei livelli produttivi.
Nel secondo trimestre 2025, a livello provinciale, l’INPS rileva che nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica sono state autorizzate 595.646 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (corrispondenti al totale degli interventi), in calo rispetto alle ore autorizzate nel secondo trimestre 2024 (-25,5%) e in lieve aumento rispetto alle ore autorizzate nel primo trimestre 2025 (+2,0%). Guardando all’intero primo semestre 2025, sono state autorizzate complessivamente 1.231.968 ore di Cassa Integrazione Guadagni nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica, in calo rispetto al primo semestre 2024 (-9,8%).