Henkel Lomazzo, i lavoratori accettano l'accordo. Cosa prevede
I dipendenti hanno votato all'unanimità l'accordo. Felli (Femca Cisl): "Non ne usciamo contenti, ma in tempi di coperta corta si riesce a stare tutti un po' al caldo"
Licenziamento collettivo sventato, lungo accompagnamento ma nessun salvataggio dello stabilimento: la Cisl dei Laghi comunica che i dipendenti della Henkel di Lomazzo hanno accettato "loro malgrado" la bozza di accordo raggiunta dalle trattative fra le parti sindacali e la proprietà tedesca.
Henkel Lomazzo, accettato l'accordo. "Nessun piano B"
O così, o niente. E la decisione quindi, piuttosto obbligata. Meglio di niente, decisamente meglio di quanto era stato prospettato fino a qualche mese fa. Approvato dai dipendenti e deciso il percorso che porterà alla chiusura della Henkel di Lomazzo. L'approvazione, all'unanimità, questa mattina (lunedì 12 luglio).
"Non esisteva un piano B - ha commentato Marco Felli, operatore Femca Cisl dei Laghi che sta seguendo la vicenda - L’intesa raggiunta ha tenuto conto di tutte le fasce di età dei dipendenti presenti nello stabilimento e ha cercato di offrire loro la miglior soluzione possibile, viste le condizioni. Non si può dire che se ne esca contenti, ma sicuramente in un contesto di coperta corta si tratta di un’intesa che almeno tiene al caldo po’ tutti".
Il prossimo passo ora sarà, da parte dei sindacati, la comunicazione all'azienda dell'esito delle assemblee coi lavoratori per attivare quanto previsto dall'accordo.
Il lungo addio alla Henkel
Non sarà un tutti a casa dall'oggi al domani, e questo è decisamente positivo. Fino al 30 settembre tutti i dipendenti continueranno a percepire lo stipendio pieno, con facoltà per chi volesse di uscire volontariamente beneficiando di un incentivo.
Contestualmente, sarà attivata la CIGS per 12 mesi e al termine di questa per i lavoratori a cui mancheranno 36 mesi per la pensione l'azienda integrerà la differenza per arrivarci al 100% dello stipendio mentre chi non sarà ancora pensionabile ci saranno altri incentivi.
Immediatamente, saranno attivate "politiche di outplacement", per akiutare il personale a cercare un nuovo lavoro.
"L’azienda – conclude Felli – ha inoltre la lista di 22 dipendenti che hanno manifestato disponibilità a ricollocarsi in altri stabilimenti del gruppo, in Italia e in Germania, a Dusseldorf, con condizioni economiche dedicate".