Crisi

Fallimento di Air Italy, Monti (Lega): "Vergognoso il silenzio del Governo"

A un anno dalla nascita si chiude l'esperienza della seconda compagnia d'Italia nata dalle ceneri dell'ex Meridiana.

Fallimento di Air Italy, Monti (Lega): "Vergognoso il silenzio del Governo"
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Attacco a Roma dal consigliere regionale della Lega Emanuele Monti dopo la notizia del fallimento di Air Italy, seconda compagnia nazionale, e la sua  messa in liquidazione.

Fallimento di Air Italy, cosa succede

Un 2018 chiuso con 164 milioni di euro di "rosso" e un 2019 con quasi 200 milioni. Nessun accordo per il nuovo piano di investimenti da 340milioni di euro per i prossimi anni, è finita oggi 11 febbraio alle 14.30 la (breve) storia della seconda compagnia aerea d'Italia, Air Italy, nata nel 2018 dopo che AQA Holding (formata da Alisarda e Qatar Airways) aveva rilevato l'ex Meridiana. Una chiusura decisa

"a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato"

che ha portato al voto all'unanimità degli azionisti e delle due società per la liquidazione in bonis: da oggi

"fino al 25 febbraio incluso tutti i voli Ait Italy saranno operati da altri vettori agli orari e nei giorni già previsti - si legge in una nota - Tutti i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza o in arrivo in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente".

Assicurato anche il pagamento degli stipendi fino al 31 dicembre.

Monti: "Silenzio vergognoso del Governo"

Una crisi che durava da tempo, e una conclusione che ha subito fatto alzare le polemiche. Tra queste, quelle del consigliere  regionale leghista Emanuele Monti che punta il dito contro il Governo:

"Regione Lombardia farà il possibile, anche se non ha la bacchetta magica – conclude Monti – ritengo però assurdo e vergognoso il silenzio del Governo giallo-rosso, che non si è minimamente interessato della sorte dei lavoratori".

"Chiederò a Regione Lombardia di attivarsi con gli strumenti a disposizione delle istituzioni - aggiunge - La compagnia ha comunicato oggi ai dipendenti che non sussisterebbero più le condizioni per proseguire la propria attività annunciando la messa in liquidazione. Si tratta di una decisione che graverà in maniera pesantissima sui lavoratori, oltre a impoverire il territorio. L'obiettivo principale è quindi quello di tutelare i dipendenti, predisponendo il sistema di politiche attive del caso, tentando anche di trovare una soluzione che possa far cambiare idea ai soci della holding".

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