Conflitto in Ucraina, il Presidente Univa: “Serve una risposta ferma e unanime della Ue”
L'export varesino verso Russia e Ucraina è molto ridotto, ma a preoccupare sono i rincari ulteriori per energia e materiali. Grassi: "Bisogna diminuire la nostra dipendenza dal gas russo"
Il Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Roberto Grassi, sullo scoppio del conflitto in Ucraina: “Di fronte all’invasione di uno Stato sovrano la risposta dell’Unione Europea, coordinata con quella dei suoi alleati, deve essere ferma e unanime, non possiamo permetterci posizioni a macchia di leopardo di fronte ad atti così gravi. Auspichiamo tutti che la Russia fermi immediatamente l’offensiva per evitare tragiche conseguenze in termini di vite umane”.
Conflitto in Ucraina, il presidente Univa: "Serve ridurre la nostra dipendenza dal gas russo"
I venti di guerra che soffiano dall'Est preoccupano e non poco gli industriali varesini. Non tanto per l'effetto delle sanzioni che, spiega Grassi, non dovrebbero avere "particolari impatti diretti sull’export varesino", per via dei volumi ridotti di affari con Russia e Ucraina, quanto più per le ricadute di sistema: aumenti ulteriori del costo dell'energia e dei materiali:
"Per questo serve una risposta comune di tutta l’Europa - chiede Grassi - La ripresa già in rallentamento rischia di perdere ulteriore velocità a causa di una crisi internazionale dai risvolti in questo momento imprevedibili. Diventa urgente per l’Italia dare risposte strutturali nel diminuire la nostra dipendenza dal gas russo”.
Il valore degli scambi Varese-Russia
Nei primi 9 mesi del 2021 Varese ha esportato in Russia beni per 121 milioni di euro. Tanto per dare un’idea si tratta di un valore che è la metà dell’export con destinazione il Belgio, decimo partner commerciale del territorio varesino. Nello stesso periodo le esportazioni di Varese in Ucraina sono state pari a 17,6 milioni di euro.