Mercato settimanale

Chiusura dei mercati, gli ambulanti: "Ora rimborso del plateatico e stop a Tari e Tosap"

Il presidente Fiva Varese: "Non si crei più disparità fra il mercato settimanale e i centri commerciali".

Chiusura dei mercati, gli ambulanti: "Ora rimborso del plateatico e stop a Tari e Tosap"
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Fiva, il ramo di Confcommercio dei venditori ambulanti, scrive ai sindaci che vista l'emergenza coronavirus hanno deciso la chiusura dei mercati cittadini infrasettimanali.

Chiusura dei mercati, sospensione delle tasse

Il rimborso del plateatico e lo slittamento del pagamento delle tasse comunali (Tosap e Tari): sono le richieste di Fiva Confcommercio provincia di Varese che saranno ufficialmente recapitate ai sindaci del Varesotto che con una apposita ordinanza hanno sospeso i mercati infrasettimanali, estendendo l’ordinanza regionale che invece impone lo stop (alimentari esclusi) solo al sabato e alla domenica.

"No a nuovi stop"

La chiusura dei mercati, come a Saronno e a Tradate, è infatti una misura aggiuntiva a quelle previste dall'ordinanza regionale contro la diffusione del coronavirus. E per questo, il presidente provinciale della Fiva, la Federazione Italiana Venditori Ambulanti, chiede ai sindaci non solo il rimborso e la sospensione delle tasse dovute per la giornata di lavoro non svolta:

"Nel caso in cui l’emergenza Coronavirus dovesse imporre la proroga dell’ordinanza regionale, chiediamo ai sindaci della provincia di Varese di attenersi a quella, senza creare dal lunedì al venerdì una evidente disparità di trattamento con i centri commerciali e i supermercati".

Meglio i mercati dei supermarket?

Il perchè della disparità è facile da capire: entrambi, centri commerciali e mercati settimanali, radunano centinaia se non migliaia di persone. Nessuno però ha disposto l'ordinanza dei primi, che anzi complice l'assalto agli scaffali in piena psicosi hanno visto aumentare i propri fatturati.

"Tra l’altro - aggiunge Calzavara - i non pochi clienti che in questi giorni sono regolarmente venuti al mercato, hanno affermato di trovarsi più sicuri tra le bancarelle rispetto alle corsie della grande distribuzione, ovvero in un ambiente chiuso e con un contatto più ravvicinato con le altre persone".

E i dati confermano le affermazioni di Calzavara:

"Il calo è stato minimo, i nostri clienti vengono regolarmente a fare la spesa e a fare acquisti".

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Contatti in Regione

La partita si gioca anche, e forse soprattutto, sul piano regionale. Il presidente Mauro Dolci, insieme al presidente di Apeca Milano (Giacomo Errico), hanno scritto al governatore Attilio Fontana chiedendo un confronto in videoconferenza per evidenziare la disparità di "trattamento" tra mercati e centri commerciali e individuare differenti soluzioni nel caso in cui la Regione dovesse decidere di confermare l’ordinanza attualmente in vigore.

Le ordinanze dei sindaci del Varesotto

Intanto in provincia di Varese aumenta il numero di ordinanze ad hoc con le quali si impone il divieto al mercato anche nei giorni infrasettimanali. Ai
Comuni che hanno già emesso e fatto applicare il provvedimento, si aggiungono i divieti imposti per oggi, venerdì 28 febbraio, a Cantello e a Gavirate. Stop totale anche a Ispra sabato, mentre nella stessa giornata, come previsto dalle disposizioni del Pirellone, saranno aperti i soli banchi alimentari nei mercati di Varese, Busto Arsizio, Cardano al Campo, Gallarate, Gerenzano, Lavena Ponte Tresa. Si svolgeranno invece regolarmente i mercati di Brusimpiano, Cassano Magnago, Cislago, Gorla Minore, Samarate.

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