Il decreto di chiusura alle 18 di bar e pub per l’emergenza coronavirus non ha scoraggiato gli amanti della birra, che si stanno organizzando per non rinunciare alla propria passione: così, Birrerie di Milano ha lanciato l'”Anti-virus pub”.
“Anti-virus pub”, una mappa per non rinunciare alla pinta
L’euforia per lo stop agli etilometri, poi l’allarme per la chiusura imposta dopo le 18 a bar e pub e infine un poco di sollievo per quello “spazio di manovra” nella norma dal decreto ministeriale per l’emergenza coronavirus che permette l’apertura a patto che il servizio bar sia “accessorio” a quello di ristorazione, senza quindi servizio al bancone ma solo al tavolo e abbinando la “bionda” a qualche pietanza. Per evitare che gli amanti della birra rimangano a secco durante l’emergenza coronavirus, Birrerie di Milano ha deciso di radunare (virtualmente) la community e stilare una mappa dei locali aperti anche dopo le 18.
Si invita comunque ad evitare grossi assembramenti di persone e a seguire tutte le norme indicate dalle istituzioni e dalle autorità sanitarie al fine di ridurre ed evitare il rischio contagio.
La mappa
L’iniziativa si è subito allargata fuori dai confini milanesi, arrivando in provincia di Varese e persino a Mantova. La mappa è infatti in continuo aggiornamento grazie alle segnalazioni di clienti e publican, e vi si possono trovare sia i locali aperti esclusivamente di giorno (con sfondo giallo) sia quelli che in quanto ristorazione saranno aperti anche la sera (con sfondo nero):
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Lettera aperta a Sala: “No alle discriminazioni, è emergenza anche economica”
La pagina Facebook ha anche scritto una lettera aperta al sindaco di Milano Beppe Sala, a nome soprattutto di chi gestisce un locale:
“Egregio Signor Sindaco, Le chiediamo di rappresentarci in questa emergenza che in pochi giorni ha catapultato l’intero settore del commercio, dei bar, degli spettacoli e degli eventi culturali in un baratro, facendo tremare un sistema economico complesso e delicato.
Non contestiamo le decisioni prese dalla Regione, non abbiamo le competenze per farlo, anche se non comprendiamo alcune esenzioni attuate, ma quello che chiediamo in maniera accorata é di considerare insieme all’urgenza sanitaria anche l’emergenza economica e sociale.
Il nostro settore, che ha contribuito a portare Milano a risplendere nel mondo, è messo in ginocchio dal divieto di operare, dalla paura insita nei nostri cittadini e dall’incertezza assoluta in cui siamo obbligati ad operare. La mancanza di liquidità non concede tempo ulteriore alle imprese. Le economie collegate agli eventi e alla somministrazione interessano diversi settori che costituiscono il tessuto cittadino, non hanno una rappresentanza unica ed è per questo che chiediamo a Lei di portare avanti un’istanza urgente con la massima solerzia.
Chiediamo di far presente al governo di attivare immediatamente ammortizzatori sociali e provvedimenti per azzerare gli adempimenti fiscali nell’immediato onde evitare un disastro in termini di fallimenti, posti di lavoro e riduzione del PIL cittadino oltre che regionale.
Le chiediamo di far presente a Regione Lombardia e al Ministro della Salute l’importanza di stabilire regole chiare e ponderate per tutti gli operatori senza discriminazioni in un settore articolato come il nostro.
Ci appelliamo a Lei, sig. Sindaco perché sappiamo quanto tenga alla sua/nostra città e perché crediamo possa rappresentarci tutti come cittadini, imprenditori e lavoratori senza interessi singoli di categoria alcuna”.
Aggiornamento delle 18
Regione Lombardia nel pomeriggio ha modificato le proprie indicazioni sull’apertura di bar e pub, consentendo l’apertura dopo le 18 ma con solo il servizio al tavolo e previo il rispetto del vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio.