Violenza sulle donne, doppio evento con i ragazzi del liceo Curie
Due serate e un vademecum per l'iniziativa "Il nostro NO maggiore"
Venerdì 23 novembre, nella Sala Consiliare di Venegono Superiore e domenica 25 novembre, a Villa Truffini di Tradate, saranno gli studenti e i cori femminili del Liceo tradatese Curie a sensibilizzare sulla violenza sulle donne.
Violenza sulle donne, due incontri con l’associazione Laura Prati
Giovani del territorio in prima linea per la giornata contro la violenza sulle donne. Protagonisti, insieme all’associazione Laura Prati (il sindaco di Cardano ucciso da un ex agente della Polizia locale) e l’ensemble vocale Disincanto di Gallarate, gli studenti del liceo Marie Curie. Gli stessi che, un anno fa, proposero a Venegono Superiore un’ampia riflessione sul tema del femminicidio, e furono testimonial dell’iniziativa promossa dal Distretto di Tradate “1522 – Se lo salvi ti aiuta. Passaparola”, dedicata alla diffusione del numero unico antiviolenza.
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Venerdì e domenica
Due dunque gli appuntamenti in programma che vedranno coinvolti il liceo tradatese. In uno di questi gli studenti saranno affiancati nella strutturazione della serata da un coro interamente femminile (eccezion fatta per il chitarrista e il percussionista) di Gallarate. Venerdì 23 novembre alle 20.30 nella sala consiliare di Venegono Superiore il Coro del Liceo Curie di Tradate, diretto dal maestro Angelo Riva, e l’ensemble vocale Disincanto di Gallarate, diretto dal maestro Massimo Beretta, si alterneranno nella proposta di diversi canti, ricordando le vittime di violenza. A legare le interpretazioni vocali, brevi intermezzi parlati che introdurranno al canto stesso cogliendo aspetti che richiamano ai valori del rispetto, della condivisione, dell’accettazione e dell’amore. Domenica 25 novembre alle 20.30 a Villa Truffini a Tradate il Coro e il gruppo del teatro del Liceo Curie accompagnerà invece gli studenti dell’indirizzo economico-sociale del liceo stesso che presenteranno il fenomeno del femminicidio dal punto di vista giuridico e sociologico.
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Arte e giovani contro la violenza sulle donne
“L’Associazione culturale Laura Prati – spiega la presidente dell’associazione, Erica D’Adda – è orgogliosa di aderire alle iniziative promosse dai comuni di Venegono Superiore e Tradate nei giorni in cui si focalizza l’attenzione sulla violenza di genere e il femminicidio. Guidare le giovani generazioni nel dramma che troppe donne ancora vivono nella nostra società, coglierne le motivazioni attraverso l’approfondimento cognitivo è un passaggio essenziale perché la loro crescita sia intellettualmente ed emotivamente completa. Riuscire inoltre a coinvolgere l’espressione artistica, nella sua forma musicale, rende questo percorso ancora più completo. Il tema della musica nel processo formativo della persona è straordinario al fine di perseguire un ‘linguaggio’ che non sia solo individuale, ma percorso comune verso un contesto culturale specifico e un tessuto di narrazione condiviso e quindi fortemente legato alla socialità, intesa come armonica convivenza. Il nostro ringraziamento va alle amministrazioni e alle scuole, che interpretano al meglio il loro ruolo di agenti qualificati dell’educazione alla convivenza, e al giusto modo di vivere le relazioni affettive”.
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Un vademecum per gli operatori
A seguito dei due eventi, come atto conclusivo della campagna d’autunno 2018 sul tema del contrasto alla violenza, sarà presentato agli operatori dell’area sociale, sociosanitarie, ai volontari e agli amministratori locali, un vademecum realizzato dal Distretto di Tradate – Sportello Cittadinanza, dal titolo “Ascoltare con la testa, col cuore… per fare bene”. Un vademecum destinato destinato a fornire le linee guida nella relazione con le persone vulnerabili. La presentazione avrà luogo sabato 1 dicembre, alle 9.30, nella sala conferenze della biblioteca Frera di Tradate. “L’ufficio di piano di Tradate – afferma il sindaco Barbara Bison, presidente dell’Assemblea dei Sindaci – intende continuare a lavorare per promuovere una cultura del rispetto a partire dalle giovani generazioni e contemporaneamente per avere operatori sempre più qualificati e in grado di aiutare le persone soggette a violenze di qualsiasi tipo”.
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