Valorizzazione del Sacro Monte: si parte dalla "Fuga in Egitto" del Guttuso
L'assessore Stefano Bruno Galli: "Vogliamo che il cittadino si riappropri del patrimonio culturale territoriale"
Il restauro conservativo della 'Fuga in Egitto', dipinto di Renato Guttuso inserito nella terza cappella della Via Sacra che conduce a Santa Maria del Monte, è il primo step dell'Accordo, sottoscritto nei giorni scorsi tra Regione Lombardia e Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, per la definizione e l'attuazione di politiche integrate finalizzate alla valorizzazione e alla gestione del sito 'Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia'. In particolare del Sacro Monte di Varese e del Santuario della Beata Vergine del Soccorso di Ossuccio (Como), inseriti nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco nel 2003. Il termine dei lavori del restauro della 'Fuga in Egitto' è fissato per la primavera 2021.
Sacro Monte, Galli: "Cittadini si devono riappropriare del patrimonio culturale del territorio"
"L'opera - sottolinea l'assessore regionale all'Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli - necessita di un nuovo intervento di consolidamento e di restauro, già condiviso e approvato dalla Soprintendenza. L'obiettivo è quello di suscitare interesse verso il patrimonio di arte contemporanea del sito, coinvolgendo il pubblico attraverso incontri divulgativi e visite guidate. Vogliamo che il cittadino si riappropri del patrimonio culturale territoriale".
Sono previste azioni da realizzare in collaborazione con il Ministero per la divulgazione dei contenuti e dei valori storico-artistici sia dell'opera in sé sia del suo inserimento nel contesto del Sacro Monte di Varese, azioni alle quali ha dato un notevole contributo il soprintendente, Giuseppe Stolfi.
Coinvolgimento pubblico e privato per far risplendere Varese
"Anche al di fuori dei confini del Sacro Monte, lo sguardo sull'intera città di Varese e sulle sue vicende artistiche - ha concluso l'assessore regionale all'Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli - è un elemento di concreto arricchimento, giustificato dal forte legame di Guttuso con la città. Pensiamo al coinvolgimento di tutti quei soggetti pubblici e privati che possano dare un significativo apporto sul fronte dell'indagine della relazione culturale tra l'artista e la città, di cui la 'Fuga in Egitto' rappresenta forse la massima espressione artistica, intesa quale capolavoro introspettivo".