il recupero di una vecchia struttura

Un architetto saronnese premiato a Roma per il suo "Dogana Resort"

A ritirare il premio l’architetto di Saronno Samuel Balasso ed il suo socio Riccardo Emanuele, partner di NCB ARCHITETTURA STUDIO ASSOCIATO – MILANO

Un architetto saronnese premiato a Roma per il suo "Dogana Resort"
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C'è gloria anche per il saronnese Samuel Balasso al Premio Regula di Roma dove sono stati premiati i migliori progetti di architettura del 2024.

Un architetto saronnese premiato a Roma per il suo "Dogana Resort"

Nella prestigiosa cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, il 19 Dicembre 2024, nell’ambito della VII edizione del Premio Regula, un evento unico che celebra i migliori progetti italiani nei settori dell’architettura, design, tecnologia e sostenibilità, la struttura ricettiva DOGANA RESORT di Molfetta è stata selezionata per il prestigioso volume “100 PROGETTI ITALIANI” del PREMIO REGULA, aggiudicandosi il premio come migliore STRUTTURA RICETTIVA.

L’iniziativa, che vanta il patrocinio dei Ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori intende promuovere il talento delle imprese e degli studi professionali italiani che si distinguono nel panorama nazionale per la qualità degli interventi promossi.

A ritirare il premio l’architetto di Saronno Samuel Balasso ed il suo socio Riccardo Emanuele, partner di NCB ARCHITETTURA STUDIO ASSOCIATO – MILANO, autori del progetto di recupero architettonico e valorizzazione dell’antico complesso barocco del Seminario Arcivescovile, trasformato in un suggestivo resort urbano fronte mare.

Samuel Balasso premiato per il suo Dogana Resort
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Samuel Balasso premiato per il suo Dogana Resort
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Samuel Balasso premiato per il suo Dogana Resort
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Il commento degli architetti

“Questo premio è un gradito riconoscimento alla passione e al lavoro del nostro studio professionale che da anni è attivo nell’ambito del recupero e della valorizzazione di immobili storici e di strutture ricettive su tutto il territorio nazionale. Nel caso di Molfetta si è trattato di un’opera importante sotto il profilo urbano, in quanto l’intervento era destinato alla valorizzazione del water-front cittadino e nello stesso tempo al recupero di un edificio iconico al quale la comunità era fortemente legata. C’era pertanto una grande aspettativa sull’esito della trasformazione d’uso dell’antico seminario di Molfetta in nuova struttura dedicata all’ospitalità. Abbiamo lavorato su due linee: la prima legata al recupero e restauro delle componenti architettoniche e decorative della Fabbrica, con un attenta analisi delle stratigrafie e dei materiali, restituendo gli originali caratteri barocchi; la seconda legata alla riconversione degli spazi interni in una efficiente e funzionale “macchina dell’ospitalità”, senza rinunciare alla bellezza e al fascino mediterraneo che abbiamo voluto trascrivere in forme contemporanee e pure in coerenza con tutto il contesto.
L’altra leva del progetto è la volontà di definire un’edifico permeabile e ad uso pubblico: una struttura aperta alla città, con servizi di livello che comprendono un rooftop attrezzato, un ristorante ed una spa, oltre a 32 camere originali per dimensioni e dettagli. Conservare e restituire le antiche patine è stato il lavoro più complesso; le competenze dei restauratori e dei tecnici locali ci hanno supportato egregiamente in questi obiettivi. Non si tratta solo di capacità operative ma di sensibilità ed ascolto in ogni fase del processo. La frequentazione del cantiere durante tutto lo sviluppo dell’opera ci ha permesso di entrare in piena sintonia con il gruppo di lavoro, ai quali saremo sempre riconoscenti per i proficui scambi professionali ed umani, che sicuramente hanno alimentato la qualità dei risultati.
Inoltre, il premio alla struttura ricettiva, evidenzia il percorso virtuoso che sta operando tutta la Regione Puglia nella valorizzazione e promozione degli asset turistico-ricettivi di grande qualità, ponendo la massima attenzione ai servizi e all’esperienza. In questa prospettiva il progetto di architettura e di styling assume un ruolo strategico, quale elemento di regia e coordinamento di tutte le dimensioni funzionali, estetiche e valoriali della proposta. Riteniamo che ogni struttura debba definire una propria specifica identità, legata alla verità dei luoghi e alle caratteristiche dell’intorno, cooperando al successo di tutto il comparto.
Ci piacerebbe che la sfida dell’ospitalità venisse intrapresa con maggiore determinazione e coraggio anche nel territorio saronnese e nei suoi dintorni, dove in questo momento ci sono grandi opportunità per riprogettare la qualità dell’offerta complessiva. L’ambito della rigenerazione urbana deve considerare la destinazione ricettiva come un elemento. Del resto, la Brianza Felix è stata sempre un luogo ameno eletto per la villeggiatura ed il tempo libero già dalle famiglie della borghesia milanese. Ora si tratta di aprire a nuovi turisti nazionali ed internazionali che hanno il desiderio di sperimentare il nostro territorio, già noto per la qualità dell’artigianato e del design che hanno conquistato il mondo. Siamo fiduciosi che le nuove generazioni sapranno intraprendere questa sfida per rinnovare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, economico, architettonico e paesaggistico”.

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