Prestiti in calo a causa della pandemia, ma la Frera conferma il suo ruolo centrale
Nel 2020 si registra un calo del 40%, ma la biblioteca di Tradate nel sistema bibliotecario Valle dei Mulini è quella che ha tenuto meglio anche perchè il servizio è sempre stato mantenuto online o direttamente a domicilio
Prestiti in calo nell'anno della pandemia ma la biblioteca Frera «tiene». Meno lettori a causa della pandemia soprattutto nella fascia tra gli 8 e i 13 anni.
Prestiti in calo ma la Frera tiene e si conferma punto di riferimento
Prestiti in calo a causa dell’epidemia e del lockdown ma la Frera resta una delle biblioteche di riferimento per tutto il territorio. Sono numeri pesantemente segnati dall’emergenza quelli del bilancio 2020 ma allo stesso tempo la conferma del ruolo centrale della Frera. I numeri del prestito bibliotecario segnano infatti un pesante -40% rispetto l’anno precedente con un calo concentrato soprattutto ad aprile, mese del lockdown totale e della fase più acuta dell’emergenza.
Servizio di prestito a domicilio, la Frera "aperta virtualmente" ai lettori anche nel lockdown
Un crollo comunque più contenuto rispetto le altre strutture del Sistema Bibliotecario Valle dei Mulini, grazie anche al fatto che il servizio di prestito non si è praticamente mai interrotto adattandosi alle esigenze di difesa dal virus con prenotazioni solo online, consegne a domicilio e la quarantena dei libri per evitare un rischio di trasmissione del virus tramite i volumi. La riapertura agli affezionati utenti nei periodi di zona gialla e arancione è avvenuta nella massima sicurezza, con la possibilità di consultare liberi e giornali con un rigido protocollo di sanificazione. Una riapertura molto parziale, senza le centinaia di studenti che solitamente usano gli spazi della Frera per lo studio e la preparazione degli esami e con la sala studio chiusa, ancora oggi, fino a data da destinarsi con la speranza di poter riaprire presto, solo su prenotazione.
Diamo un pò di numeri
Andando nel dettaglio dei numeri, dei 171.203 prestiti «locali» di tutte le 45 biblioteche della Valle dei Mulini, solo la Frera ne ha effettuati 23.966. Prima anche rispetto all’interprestito con 12.893 «scambi» (7.142 volumi dati in prestito ad altre biblioteche e 5.697 ricevuti) su 116.293 totali.
Allargando lo sguardo ai dati dell’intero sistema bibliotecario mese per mese il peso dell’epidemia è ancora più chiaro: a gennaio, quando il Covid era ancora relegato a qualche notizia dalla Cina, si erano contati 35.865 prestiti, calati a 27.321 a febbraio e crollati a 6.446 a marzo; ad aprile il dato più basso, 868 prestiti. Ripresa a maggio, con 6.788, e ritorno ai livelli di qualche mese prima a giugno con 23.249 prestiti registrati. Numeri poi stabili, al netto delle variazioni estive concentrate soprattutto ad agosto, fino a novembre (il mese della seconda ondata in Lombardia) con 9.676 prestiti.
Calano i lettori in età scolare
A far preoccupare è però un altro dato. «A calare soprattutto – evidenziano dalla biblioteca – sono stati i prestiti a bambini e ragazzi, in particolare della fascia 8-13 anni mentre hanno tenuto quelli ai bambini più piccoli e agli adulti». Insomma sono proprio i giovani lettori, quelli che per anni si è cercato di intercettare con progetti e iniziative in collaborazione con le scuole, che sembrano aver abbandonato di più i libri. Utenti che ora si dovrà trovare il modo di «riagganciare» per evitare che la crisi epidemica, oltre che economica, si trasformi anche in culturale.