Cultura

Presentato il progetto di riqualificazione urbana di Fondazione Officine dell’acqua

«Le Officine dell’Acqua di Laveno Mombello non sono solo un museo, ma anche un simbolo della capacità della Lombardia di rigenerarsi senza mai perdere le proprie radici»

Presentato il progetto di riqualificazione urbana di Fondazione Officine dell’acqua
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È stato presentato oggi, sabato 8 febbraio, negli antichi magazzini ferroviari di Laveno Mombello, il progetto di riqualificazione urbana avviato dalla Fondazione Officine dell’acqua, che ha ricevuto il sostegno della Fondazione Cariplo e delle Ferrovie Nord nell’ambito del bando «Luoghi da rigenerare». Il progetto del Museo Officine dell’acqua è stato selezionato quale progetto innovativo per i luoghi della cultura.

Il commento dell'assessore regionale alla Cultura

«Oggi non celebriamo soltanto un progetto ma un’idea di cultura che si fa motore di sviluppo, di identità, di futuro», dichiara Francesca Caruso, assessore alla Cultura di Regione Lombardia. «Le Officine dell’Acqua di Laveno Mombello non sono solo un museo: sono un simbolo della capacità della Lombardia di rigenerarsi senza mai perdere le proprie radici, di innovare senza dimenticare la propria storia. Abbiamo davanti a noi un modello di eccellenza, realizzato grazie alla visione strategica di Fondazione Cariplo, Ferrovie Nord e Fondazione Officine dell’acqua, che hanno creduto nella possibilità di trasformare un luogo industriale in un polo culturale di primo piano. Questo progetto è la dimostrazione che investire nella cultura significa investire nella crescita del territorio. Come Regione Lombardia abbiamo voluto riconoscere le Officine dell’acqua come Raccolta museale perché crediamo in una cultura che non sia solo conservazione, ma esperienza, narrazione, conoscenza viva. Il nostro patrimonio industriale, il nostro legame con l’acqua, la nostra tradizione di ingegno e lavoro trovano qui una nuova voce, capace di “parlare” ai cittadini. La Lombardia vanta un patrimonio di inestimabile valore, un sistema di musei diffuso e dinamico che non può e non deve rimanere nascosto ma deve diventare sempre più un motore di crescita e attrattività. Con le Officine dell’acqua viene tracciato un nuovo percorso, un modello di rigenerazione che parte dalla memoria per costruire il futuro. Questo è il nostro compito, il nostro impegno. E lo faremo con la determinazione e la visione che da sempre contraddistinguono la Lombardia».

I finanziamenti

Per la progettualità proposta saranno stanziati oltre 500mila euro, dei quali 330mila erogati da Fondazione Cariplo, 120mila da Ferrovie Nord e i rimanenti coperti dai fondi interni della Fondazione. L’intera riqualificazione urbana, già avviata da oltre due anni dalla Fondazione Officine dell’acqua in stretta collaborazione con i volontari dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano e il Comune di Laveno Mombello, avrà la possibilità di compiere ulteriori e fondamentali passi in vista dell’imminente riapertura al pubblico dell’intera struttura.

L’area museale e didattica ha ottenuto lo scorso novembre, con una delibera del consiglio di Regione Lombardia, il riconoscimento quale «Collezione museale», entrando a far parte del circuito museale lombardo e dei Musei nazionali riconosciuti.

La presentazione del progetto

Il progetto è stato presentato dai professionisti che coordineranno gli importanti lavori in parte già avviati. Luca Colombo, Michele Micci e il Salvatore Giallo, hanno presentato nel dettaglio la tipologia degli interventi, le tempistiche di lavorazione e gli obiettivi di sostenibilità ai quali la Fondazione si ispira per la riqualificazione degli stabili e le attività didattico – museali – turistiche, che all’interno vi vengono svolte.

Alla presentazione, oltre a Paolo Sivelli, presidente della Fondazione Officine dell’acqua, che ha aperto i lavori e fatto gli onori di casa insieme al sindaco di Laveno Mombello Luca Carlo Maria Santagostino, erano presenti l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, il presidente della Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano Giuseppe Barra, oltre ai rappresentanti di numerose associazioni del territorio.

Il presidente di Ferrovie Nord Fulvio Caradonna ha sottolineato quanto questa realtà rappresenti un’eccellenza e un esempio virtuoso sia per il nostro territorio che per la ridestinazione di stabili oggi in disuso, confermando il valore del lavoro svolto per la comunità locale e per l’importante implementazione dell’attività culturale e turistica, tema di grande rilievo anche nelle politiche di Ferrovie Nord.

I nuovi progetti

L’incontro si è concluso con la presentazione dei nuovi ulteriori progetti avviati in collaborazione con Camera di Commercio di Varese, Fondazione Asilo Mariuccia, Provincia di Varese, Comunità Montana Valli del Verbano e Autorità di Bacino lacuale, di forte impatto sociale e culturale. Tra questi, spicca la creazione del «Museo Galleggiante», che rappresenterà un unicum in tutta la regione. Grazie all’attività di condivisione e progettazione svolta in collaborazione con Comune di Laveno Mombello e Autorità di Bacino, un’importante parte dell’antico porto di Laveno è stata destinata ai proprietari di imbarcazioni storiche, certificate dalla Federazione italiana barche storiche (Fibas), offrendo un segno concreto di riconoscimento a coloro che si impegnano per mantenere in vita le radici di questo territorio, accudendo e mantenendo le imbarcazioni in legno dei propri avi. Questo consentirà di trasformare un angolo dello storico porto in luogo della cultura, attrattore turistico, caratterizzando in modo distintivo il borgo rivierasco del lago Maggiore.

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