Onorificenze

Mozzate, l'Avis premia i suoi donatori più attivi

Tra gli omaggi più prestigiosi c'è la medaglia d’oro con diamante, consegnata allo storico presidente Carlo Mazzoleni.

Mozzate, l'Avis premia i suoi donatori più attivi
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Mozzate, dopo tre anni, in cui la pandemia ha bloccato ogni forma di aggregazione, i volontari dell’Avis hanno vissuto un’intensa emozione nella giornata di domenica, quando finalmente sono tornati a riproporre la loro tradizionale, e tanto attesa, festa con la premiazione dei donatori che più si sono distinti con generosità.

Mozzate, l'Avis premia i suoi donatori più attivi

L’evento è partito domenica mattina con una messa al Santuario di San Martino dedicata a tutti gli avisini, a cui hanno partecipato oltre ai volontari della sezione, che gestisce il territorio di Mozzate, Carbonate, Limido e Lurago Marinone, anche le Avis consorelle e amiche, alcune delle quali anche della Provincia di Lecco. In rappresentanza delle Istituzioni hanno partecipato anche i sindaci di Mozzate e Carbonate, Luigi Monza e Luca Roscelli, e il comandante della caserma cittadina dei Carabinieri, Roberto Solazzo. Tra i 40 premiati, i riconoscimenti più prestigiosi sono andati a Giuseppe Pizzoferrato , meritevole della medaglia d’oro con rubino per le 75 donazioni effettuate o per i 30 anni di volontariato con 60 donazioni; a Luca Cozzi, noto in paese come coordinatore della Protezione civile, che ha ricevuto la medaglia d’oro con smeraldo per le 100 donazioni. E il riconoscimento più prestigioso, la medaglia d’oro con diamante, è stata consegnato allo storico presidente Carlo Mazzoleni, che ha raggiunto il record sezionale di ben 127 donazioni effettuate nei tanti anni da «avisino». «E’ stato davvero emozionante tornare a ritrovarci e a festeggiare all’insegna della solidarietà dopo ben tre anni. Dopo la cerimonia è seguito il pranzo in oratorio con la cassoeula, a cui hanno partecipato ben cento commensali», commenta il presidente Melissa Nicolini, aggiungendo: «Ho colto l’occasione per lanciare un appello ai giovani affinché si avvicinano alla donazione e al volontariato in Avis. Il cambio generazionale è auspicabile».

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