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Mozzate, il Sos ha festeggiato 40 anni

In questa occasione è stata inaugurata la nuova ambulanza dell'associazione.

Mozzate, il Sos ha festeggiato 40 anni
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Mozzate, il Sos ha spento a gennaio ben 40 candeline e domenica ha festeggiato l’importante anniversario con un corteo, con l’inaugurazione della nuova ambulanza e con un pranzo sociale al Parco Guffanti. La cerimonia è iniziata alle 9.30 davanti alla sede, da dove è partito il corteo per le vie del paese con i volontari, le istituzioni e le associazioni del territorio, che si è concluso al Parco Guffanti, sede della «Festa delle associazioni».

Mozzate, il Sos ha festeggiato 40 anni

«Abbiamo deciso di celebrare il nostro anniversario in occasione della festa delle associazioni, perché lo scorso anno gli organizzatori ci hanno devoluto 10mila euro per la nuova ambulanza, che abbiamo inaugurato domenica. Quindi non c’era location migliore. E dopo la messa nel parco, eccezionalmente i volontari hanno preparato il pranzo per ben 100 persone. Sono stati gentilissimi e per questo ringrazio loro e tutti gli intervenuti, che ci hanno fatto sentire davvero speciali. Sarà una giornata indimenticabile», rivela il presidente Antonio Agrello.

Il ricordo di Daniela Galli

Alla cerimonia hanno partecipato anche i sindaci di Mozzate e Carbonate, Clemente Ciccozzi e Luca Roscelli, il comandante dei Carabinieri mozzatese Roberto Solazzo e vari rappresentanti delle associazioni locali. Emozionante è stato l’omaggio ai 15 fondatori del Sos, per cui ha parlato Daniela Galli, rivivendo i momenti in cui tutto iniziò: «Eravamo un gruppo di giovani con un sogno: portare in paese un’associazione di assistenza pubblica e di volontari. Servivano almeno 30 volontari e, con il passa parola, nel maggio 1982 abbiamo effettuato il primo corso e l’11 luglio gli esami. In 34 sono diventati soccorritori  e il 22 gennaio 1983 ci siamo recati dal notaio per costituire il Sos e diventare soci fondatori . Tra noi c’era Carluigi Canavesi, il papà di tutti noi». E infine un appello: «Un grazie va ai volontari di oggi che continuano a impegnarsi in questa importante realtà. Un invito ai giovani: avvicinatevi, frequentate i corsi e mettete a disposizione degli altri il vostro tempo. Noi siamo diventati adulti con grandi valori grazie a questo sogno nato su una panchina 40 anni fa».

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