Marco Ferradini in Frera con il suo nuovo album, "L'uva e il vino"
Dopo Van De Sfroos, nuovo appuntamento con la musica nel salone della biblioteca.
Venerdì 6 dicembre in biblioteca Frera a Tradate la presentazione del nuovo album di Marco Ferradini “L’uva e il vino”.
Appuntamento in Frera con Marco Ferradini
Sarà presentato per la prima volta in biblioteca Frera a Tradate venerdì 6 dicembre alle 21 “L’uva e il vino”, l’ultimo album del cantautore Marco Ferradini autore (tra gli altri) del successo “Teorema” del 1981 che lo ha proiettato tra i cantautori più suonati e cantati di sempre e che, col film “Chiedimi se sono felice” di Aldo Giovanni e Giacomo lo ha consacrato, citando Aldo nell’iconica scena del supermercato, “il Guru dell’amore”. Nel salone della Frera, intervistato dal conduttore radiofonico Riccardo Pellegrini Ferradini ripercorrerà la sua carriera e presenterà le tracce del suo ultimo lavoro e la loro genesi.
Le 13 tracce del nuovo album
Le 13 tracce de “L’uva e il vino” scavano a fondo nel cuore dell’autore e del pubblico. Si parte con la titletrack “L’Uva e il Vino“, brano che cerca di mettere in luce le contraddizioni insite in ognuno di noi, tra mente e pensiero proiettati nel futuro e cuore e sentimenti ancorati invece al passato. Il secondo brano è “Le Parole” che spesso fanno fatica a raccontare i nostri stati d’animo, diventano goffe, retoriche, ridicole. Spesso basta uno sguardo, un sospiro con la sua carica di incognite inespresse a farci intendere e capire più di qualsiasi parola. “Attimi” racconta di come diamo il meglio di noi stessi ad uno sconosciuto, abbandoniamo le difese raccontando tutto di noi a chi incontriamo la prima volta. Ci lasciamo guidare dall’istinto e ci fidiamo. Come se la voglia di aprirsi fosse più forte della prudenza. Il quarto brano è “Via Padova“, uno sguardo-ricordo agli anni ’80: “Forse il periodo più carico di aspettative della mia generazione. E poi che dire se in quegli anni ho conosciuto la mia compagna Caterina che in un solo colpo ha spazzato via l’inconsistenza dei miei rapporti precedenti”, racconta Ferradini. “La 500 e l’Astronave” racconta degli uomini e delle donne, mondi distanti ma nati per “combaciare”. “Lombardia” è la canzone dedicata alla sua terra. “Sai che cosa c’è“, con cui si cerca di spiegare come la felicità nel quotidiano dipenda dal dare il peso giusto alle cose. “Siamo” è una canzone scritta dopo il ritorno da un viaggio nei paesi scandinavi: “Ho trovato tutto bello, moderno pulito, socialmente corretto e auspicabile, insomma un bel posto dove vivere, ma mi è mancato il calore degli sguardi che si incrociano”, spiega il cantautore comasco. “Pane” è la constatazione di quanto si è fortunati a nascere dalla “parte fortunata” del mondo: “Quando sento l’arroganza di certe persone che si credono superiori perchè sono nate in un posto ‘fortunato’, vorrei ricordare loro che è tutta pura casualità”, spiega Ferradini. “Musica dentro” è un ringraziamento ai genitori, Adelina e Gaetano, “che mi hanno sempre incoraggiato a seguire le mie inclinazioni e nonostante tutto a credere in me e a tenere duro”. “Voglio dirti” è una canzone di profondo amore scritta in un momento di sofferenza, mentre “Solamente uniti siamo” è la dimostrazione che l’amore non ha barriere ne confini. L’album chiude con “Buona Stella“: “Io e Marta a cantare il Natale con i suoi riti e la sua magia, ma anche con uno sguardo a chi la fortuna non è stata amica”.
LEGGI ANCHE: Davide Van De Sfroos a Tradate con il Premio Chiara