Tradate

"L'origine cosmica di tutti gli elementi" spiegata dal Gat di Tradate

Importante serata online curata dal presidente Guaiata, per ricordare il 150esimo anniversario della Tavola di Mendeleev.

"L'origine cosmica di tutti gli elementi" spiegata dal Gat di Tradate
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Il Covid non ferma il Gat, uno dei primi a trasferire online la sua attività di divulgazione scientifica continuando il ciclo di conferenze. Lunedì 11 maggio il presidente Cesare Guaita parlerà  "L’origine cosmica di tutti gli elementi".

“Siamo figli delle stelle”

La ragione fondamentale per cui ci piacciono tanto le stelle è probabilmente molto semplice: siamo figli delle stelle, "nel senso che gli elementi basilari che costituiscono  organismi viventi (sia quelli principali come H, C, O, N, sia quelli minori come P, Mg, Fe) sono stati   prodotti dalla  nucleosintesi stellare e rilasciati nell' ambiente  dalle esplosioni di supernovae", premette Guaita.

 

La tavola di Mendeleev compie 150 anni

La natura, però, non fa le cose a caso, e di questo si rese conto per la prima volta nel febbraio 1869 il russo Dmitrij Mendeleev, genio indiscusso dalla vita sregolata, della cui scoperta si è appena celebrato il 150esimo anniversario. Sarà questa la motivazione di base della suggestiva serata organizzata online dal Gruppo Astronomico Tradatese per lunedì 11 maggio, ore 21 sul sito del Gat(http://www.gruppoastronomicotradatese.it), non essendo possibile, causa coronavirus, l’accesso al CineGrassi. In occasione della conferenza l’accesso in streaming sarà, come sempre, libero e gratuito per tutti.

Relatore della serata il presidente Guaita

Relatore della serata sarà il dottor Cesare Guaiata, Presidente del Gat che parlerà sul tema: "L'origine cosmica di tutti gli elementi chimici".

"Da questo punto di vista non può essere un caso che H, C, O, N, gli elementi basilari per la vita, siano anche gli elementi  più abbondanti del Cosmo, al punto che  la chimica  dell’ Universo sembra fatta apposta  sia per la nascita  di esseri viventi sia per dar luogo ad esseri viventi le cui basi molecolari siano comuni ovunque. In sostanza Menedeleev, si rese conto che gli elementi chimici hanno proprietà che cambiano progressivamente col salire del loro peso atomico e, soprattutto, sembrano ripetersi con una certa periodicità (per esempio ogni 8 elementi), al punto che fu possibile predire l'esistenza e le proprietà di certi elementi ancora prima che fossero stati scoperti. Di fatto gli elementi chimici naturali (ossia rinvenuti sulla Terra) sono 96. Altri 22 sono stati prodotti artificialmente, quindi in totale gli elementi noti sono 118. A distinguerli è il loro ‘numero atomico’ ossia il numero di elettroni (e quindi di protoni) che li compongono. Tutti gli elementi si sistemano in uno schema coerente legato alla reattività (ovvero al numero di elettroni sullo strato più esterno) pubblicato, nella sua prima versione, 150 anni fa da Dmitrij Ivanovic Mendeleev ed universalmente nota come Tavola di Mendeleev. Tra tutti i 96 elementi naturali conosciuti ce n’è uno e uno solo dalle caratteristiche assolutamente uniche e peculiari: il Carbonio. Per il 99% si tratta di C-12 (nucleo formato da 6 protoni + 6 neutroni), per l’1% di C-13 (nucleo di 6 protoni + 7 neutroni). Attorno al nucleo ruotano 6 elettroni in orbite talmente ‘speciali’ (qui la semplificazione è d’obbligo) da permettere al Carbonio di reagire sia con se stesso che con molti altri elementi, a formare le molecole più grandi e complesse che esistono in natura, ossia le molecole biologiche. Nessun altro elemento della Tavola periodica di Mendeleev è in grado di approdare a molecole così complesse e ricche di informazioni: se consideriamo inoltre che il Carbonio è anche uno degli elementi più abbondanti riversati nel Cosmo dalla nucleosintesi stellare, siamo quasi costretti a ritenere che la vita, dovunque nel Cosmo si sia sviluppata, non può altro che essere basata sul Carbonio".

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