La testimonianza del vicesindaco Poretti: “Un bambino autistico non va cambiato, va capito e ascoltato con il cuore”.
La madre di un figlio autistico nella sua lettera aperta alla comunità: "Sono ragazzi speciali"
Veronica Poretti vicesindaco di Lonate e madre di un figlio con autismo apre il suo cuore e in una lettera aperta lancia alcune riflessioni in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo: "Sono bambini speciale in grado di vedere in un modo altrettanto speciale le cose che a noi sembrano scontate".
"Un bambino autistico non va cambiato, va capito e ascoltato col cuore"
“Un bambino autistico non va cambiato, va capito e ascoltato con il cuore”. Con questa citazione di Rinaldo Sidoli, l’assessore ai Servizi Sociali e vicesindaco Veronica Poretti sigilla la sua riflessione per la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo con una lettera aperta alla cittadinanza:
«Mio figlio soffre di un disturbo dello spettro autistico. Ho deciso di parlarne pubblicamente per dare sostegno a tutte le famiglie che si trovano a far fronte a questa condizione di vita: l’autismo non è una malattia, non è una disabilità, non è contagioso. L’autismo è uno stile di vita diverso. Non lo nego, a volte invidio mio figlio per il suo approccio alla vita, per il suo modo diverso e originale di osservare il mondo che lo circonda. I bambini speciali sono in grado di vedere in un modo altrettanto speciale le cose che a noi sembrano scontate. Esistono diverse forme di autismo ed è importante diagnosticarlo tempestivamente. I genitori che si trovano in questa situazione, soprattutto all’inizio, si sentono un po’ abbandonati a sé stessi: bisogna essere capaci di reinventarsi e, soprattutto, di informarsi. Bisogna fidarsi dei medici. Bisogna osservare i propri figli senza paura. Se notate atteggiamenti strani, non esitate a fare tempestivamente una visita o una valutazione: il tempo di intervento e la prevenzione sono cruciali per iniziare una terapia e incamminarsi sin da subito su una strada di miglioramenti e di conquista di autonomie. Non è semplice, ma non è impossibile. Grazie anche a mio figlio e al mondo che mi ha fatto conoscere, ho voluto mettermi a disposizione come assessore ai Servizi Sociali: voglio dare un supporto alle famiglie».
Parole importanti, quelle del vicesindaco Poretti, che accendono un faro sulla realtà della disabilità e su temi importantissimi come la prevenzione, la diagnosi tempestiva e, soprattutto, l’inclusione sociale e la soddisfazione dei bisogni educativi speciali dei bambini e dei ragazzi con autismo, per lungo tempo “dimenticati” durante i mesi del lockdown. «Quello che voglio dire oggi ai genitori dei bambini autistici – conclude – è di non isolarsi: chiedete aiuto alle istituzioni locali e appoggiatevi a tutte le realtà pronte ad aiutarvi e a sostenervi».