La scrittrice Simonetta Agnello Hornby ospite a Tradate

Incontro in Frera con Simonetta Agnello Hornby:  lunedì sera presenta il romanzo d’esordio “La Mennulara” in versione Graphic novel.  Con lei in Frera il coautore (illustratore e fumettista) Massimo Fenati.

La scrittrice Simonetta Agnello Hornby incontra i tradatesi

Simonetta Agnello Hornby ha sempre legato la professione di avvocato e la passione per la scrittura all’impegno per sostenere le cause dei minori, le vittime di violenza domestica e gli emarginati. E stata infatti insignita dell’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia di grado Ufficiale, dal Presidente della Repubblica. Nata in Sicilia ma vissuta per molto tempo a Londra, ha esordito col romanzo  La Mennulara, a 57 anni. Un best-seller tradotto in diciannove lingue. Anche i suoi libri successivi, come Boccamurata e Caffè amaro, tradotti in venticinque lingue, sono stati dei veri successi.e hanno venduto in Italia più di un milione di copie.

“Nessuno può volare” : “tutti normali, ma diversi”

Con il suo ultimo libro “Nessuno può volare”, Simonetta Agnello Hornby torna ad affacciarsi sulla scena letteraria per affrontare il tema della disabilità, di cui soffre anche suo figlio, nella consapevolezza che si è “tutti normali, ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un po’ strane”. Nel libro il tempo è scandito da un viaggio a due dalla Sicilia a Londra – attraverso l’arte e l’architettura italiane ma anche gli incontri con altre persone che hanno saputo fare della loro condizione (una sorda, altra zoppa e la terza cleptomane) uno stimolo a vivere in modo ancora più intenso . Tra questi personaggi fa capolino anche il figlio dell’autrice, che a 15 anni scopre di avere la sclerosi multipla e tuttavia non smettere di amare la vita.

A Tradate presenta il suo libro d’esordio “La Mennulara”

Romanzo d’esordio di Simonetta Agnello Hornby, grande successo internazionale tradotto in tutto il mondo, La Mennulara ( la raccoglitrice di mandorle) diventa graphic novel grazie le immagini e i fumetti di Massimo Fenati. Un’opera rispettosa dell’originale, eppure autonoma e sorprendente, arricchita di alcune scene inedite – un “capitolo perduto” che non era presente nel romanzo così come finora lo abbiamo conosciuto.