Iniziative in lockdown: mostra sospesa al Castello di Masnago, si passa online
Le restrizioni anti-Covid non fermano la voglia di diffondere arte, storia e cultura e anzi aprono a nuove sperimentazioni e possibilità
Con la chiusura temporanea della mostra al Castello di Masnago si avvia una serie di iniziative per mantenere alta l’attenzione sulle opere e sui temi dell’esposizione per portare arte, mecenatismo e filantropia nei salotti non solo dei varesini, ma di tutti gli appassionati d’arte.
Iniziative in lockdown, mostra sospesa
La mostra d’arte “Nel salotto del collezionista. Arte e mecenatismo tra Otto e Novecento”, aperta lo scorso 3 ottobre e promossa da Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Varesotto e Comune di Varese, è temporaneamente chiusa. Tuttavia l’obiettivo dei promotori è più che mai quello di permettere ai cittadini di godere della bellezza delle opere e di poter approfondire i temi della mostra stessa, ovvero il mecenatismo e la filantropia. Per queste ragioni si è messo a punto un piano alternativo per “portare la mostra nei salotti” di varesini e non varesini, appassionati d’arte e curiosi: gli strumenti utilizzati, infatti, permetteranno di poter avvicinare alla mostra un pubblico per certi versi ancora più ampio rispetto a quello che normalmente avrebbe visitato la mostra.
Esposizione raccontata in 8 video e 4 incontri virtuali
Otto in tutto sono i video che saranno prodotti e diffusi nelle prossime settimane e che permettono di conoscere da vicino opere e famiglie di filantropi e mecenati; inoltre tra novembre e gennaio sono stati organizzati 4 incontri virtuali (virtual talking) grazie alla collaborazione con realtà e istituzioni del territorio.
"In questo momento difficile per il mondo della cultura – dice il presidente della Fondazione Comunitaria del Varesotto, Maurizio Ampollini – stiamo cercando di mantenere alta l’attenzione e di offrire occasioni di approfondimento e di fruizione dell’arte che siano alternativi e complementari rispetto alla visita, nella speranza che prima della fine di gennaio le sale del Castello possano essere riaperte".
Mille visitatori nonostante il virus
"La mostra ha avuto in un mese un migliaio di visitatori nonostante il progressivo lockdown – afferma il sindaco di Varese, Davide Galimberti -. Mi auguro che al più presto il pubblico possa tornare ad ammirare dal vivo i capolavori esposti al Castello di Masnago. Al contempo questa per i nostri musei è l’occasione per entrare nelle case e aprirsi anche al pubblico lontano, permettendo a tutti di conoscere la mostra e il patrimonio artistico di Varese. I Musei di Varese in questo modo, anche se chiusi, assolvono alla funzione di educazione e diletto che loro spetta".
Virtual talking
La prima delle quattro conferenze on line, dal titolo “Arte nell’Arte: collezionismo e quadrerie nel mondo della lirica italiana Fin De Siècle” è in programma per lunedì 23 novembre (ore 15,30) e sarà a cura della professoressa Laura Facchin, ricercatore in Storia dell’Arte Moderna e del dottor Massimiliano Ferrario, docente di Storia dell’Arte Contemporanea e responsabile scientifico del Centro di Ricerca sulla Storia dell’Arte Contemporanea (CRiSAC), entrambi dell’Università degli Studi dell’Insubria.
La seconda conferenza si terrà il 14 dicembre, e avrà come relatore il professor Andrea Spiriti, Ordinario di Storia dell’Arte Moderna, Delegato per la valorizzazione dei beni culturali d’Ateneo, Direttore del Centro di Ricerca sulla Storia dell’Arte Contemporanea (CRiSAC), Università degli Studi dell’Insubria. Titolo dell’incontro “Cagnola e Pogliaghi: due collezionisti a confronto”. A gennaio sono in programma altre due conferenze a cura di Anna Bernardini, direttrice Villa e Collezione Panza e di Emma Zanella direttrice del MaGa di Gallarate, focalizzate sul tema del collezionismo privato e sul ruolo dell’ente pubblico nell’ambito del collezionismo.
I video: racconti di opere e famiglie
I video saranno diffusi a partire dal 15 novembre attraverso i canali social della Fondazione Comunitaria del Varesotto e sono stati pensati per raccontare alcune tra le opere più importanti della mostra: a guidare lo spettatore sarà in questo caso il Direttore dei Musei Civici di Varese, Daniele Cassinelli. Altri video avranno invece come protagoniste le storie di mecenati locali. In questo caso la realizzazione dei filmati è stata resa possibile dalla collaborazione di alcune associazioni culturali del territorio, che hanno deciso di offrire il loro supporto alla Fondazione Comunitaria del Varesotto, dando forma a una collaborazione che mette al centro la dimensione comunitaria del rapporto tra l’ente di erogazione e i beneficiari. Grazie a realtà associative come Progetto Zattera, Spazio Yak -Karakorum Teatro e Red Carpet Giorni Dispari, saranno narrate le vicende di alcune delle famiglie di mecenati e filantropi che sono al centro della mostra.