Tradate

In diretta da Marte accompagnati dal presidente Gat Cesare Guaita

L'illustre esperto tradatese è stato ospite della trasmissione televisiva su Focus tv in occasione della Missione Perseverance

In diretta da Marte accompagnati dal presidente Gat Cesare Guaita
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Cesare Guaita presidente del Gat di Tradate insieme ad altri esperti e al giornalista scientifico Luigi Bignami ospiti della trasmissione scientifica su Focus tv per seguire in diretta le ultime fasi dell'arrivo del rover della nasa Perseverance sul suolo di Marte

Live da Marte

Missione compiuta. Perseverance, il rover della missione Mars 2020, è atterrato giovedì 18 febbraio  alle 21.43 su Marte, dopo un viaggio iniziato a giugno 2020 a bordo di un razzo Atlas partito dalla base americana di Cape Canaveral, è in vista della sua destinazione: il pianeta rossa portando con sé sette strumenti basati su tecnologie avanzate per studiare la superficie di Marte. Il nuovo rover resterà sul pianeta almeno per un anno marziano (687 giorni, quasi due anni sulla Terra) e il suo obiettivo è cercare qualsiasi traccia che possa indicare lapresenza, nel passato, di vita.

C'era grande attesa e grande apprensione dal mondo scientifico, ma anche dagli appassionati di astronomia.

L'atterraggio è stato seguito istante dopo istante da una diretta LIVE da 470 milioni di km di distanza, consentendo a qualsiasi essere umano di mettere piede su Marte assieme a Perseverance.  Ad accompagnare gli spettatori di Focus Tv in questo viaggio c'erano oltre al conduttore Luigi Bignami, alcuni esperti tra cui Roberto Orosei dell'INAF, noto per aver scoperto i laghi sotterranei di Marte e il presidente Cesare Guaita del Gat di Tradate. In studio anche un pezzo della roccia marziana caduta sulla Terra migliaia di anni fa che è stata descritta da Guaita visto che ha avuto modo di studiarla.

Il racconto del presidente Guaita

Dalla sua pagina Facebook il presidente del gruppo astronomico tradatese, Cesare Guaita,  racconta la missione e l'atterraggio della sonda su Marte.

"Alle 21,43 (ora italiana) di giovedì 18 Febbraio 2021, il rover Perseverance (pronuncia Persevirens) da 1 ton e 2,4 miliardi di $, è sceso felicemente all’interno del cratere Jazero esattamente al centro (!) della regione teorica di atterraggio di 4,x4,1 km, a circa 2 km dal bordo del grande delta che un fiume produsse in tempi remotissimi, quando trasformò questo cratere in un lago. Che tutto fosse andato bene lo si è saputo solo 12 minuti dopo, alle 21,55 (ora italiana) dato il ritardo delle onde radio nel percorrere la distanza Terra-Marte. La discesa è stata seguita dalla camera HiRISE della sonda MRO (Mars Reconnaisance Orbiter) da una distanza di circa 700 km (Fig1): davvero impressionante la visione del rover appeso al paracadute, con al di sotto la figura nettissima dell’ antico delta fluviale interno al cratere Jezero. Per la prima volta, però, è stato possibile vedere Perseverance a circa 2 metri dal suolo, ancora appeso alle funi di Nylon di 7,6 metri con al di sotto il terreno mosso dagli ugelli della piattaforma di sostegno (Fig.2): la ripresa è stata effettuata proprio da una camera situata su quest’ultima, che ha fatto scendere il rover appeso a dei cavi di Nylon, che si sono troncati nel momento stesso il cui Perseverance ha toccato il suolo: un microfono ha registrato l’esplosione delle cariche che hanno sganciato il paracadute ed il rumore degli gli 8 ugelli mentre spostavano la piattaforma lontano dal punto di discesa"

 Le prime immagini in diretta da Marte

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Foto 1 di 3
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"Le prime immagini del terreno (Fig3), indicano una superficie piatta (inclinazione del rover di massima di 1,5°), fondamentalmente sabbiosa, disseminata di massi di modeste dimensioni: questa superficie sabbiosa piace poco al team di Perseverance, così come piace poco la morfologia dei massi ripresi ad alta risoluzione nei pressi di una delle sei ruote del rover: le rocce mostrano infatti una superficie spugnosa tipica di rocce vulcaniche (che raffreddando sgasano i gas inglobati), mentre sono le rocce sedimentarie quelle più ricercate. Di sicuro il Rover rimarrà poco nel punto di discesa. Ci vorranno 4 giorni per caricare il programma di lavoro e per testare i vari strumenti, ma almeno due mesi prima di collaudare l’avveniristico ‘drone’ (Ingenuity) da 1,8 kg: il rover dovrà depositare il velivolo a terra e allontanarsi, così che i tecnici della Nasa possano provare a farlo volare.

Anche le dirette televisive della discesa (collocate nella comodissima ora di prima serata) hanno avuto ottimo successo. Escludendo ovviamente i tre canali RAI, come sempre ‘occupati’ da cose più ‘importanti’, il sito dell’UAI (Unione Astrofili Italiani) ha avuto circa 6000 accessi, mentre il canale Focus, in due splendide ore di programma in diretta (21-23) ha addirittura quadruplicato l’audience normale".

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