Curiosità

Il presepe di Varotta ha lasciato tutti a bocca aperta

E' ammirabile nel cortile di via Toscanini a Gerenzano; è stato realizzato da un appassionato in collaborazione con amici e vicini di casa.

Il presepe di Varotta ha lasciato tutti a bocca aperta
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Per tutte le festività il presepe nel cortile di via Toscanini  di Gerenzano, realizzato da Benedetto Varotta, ha lasciato a bocca aperta i gerenzanesi.

La passione per i presepi di Benedetto Varotta

«Sono siciliano trapiantato in paese e sin da bambino il presepe ha sempre catturato la mia ammirazione fino al punto di diventare una passione. Lo costruivano i miei nonni in casa loro e poi i miei genitori con le statuine ereditate - rivela il gerenzanese - Crescendo e frequentando la parrocchia ho iniziato a collaborare nella realizzazione del presepe in chiesa e seguendo l'esempio dei mie avi ho iniziato a collezionare le statuine in modo da realizzare un presepe artistico in casa. Anno dopo anno sono aumentate e lo spazio non consentiva più di realizzarlo all’interno e così è nata l’idea della tradizione di un presepe all'aperto».

Dalla Sicilia la tradizione arriva a Gerenzano

Unica eccezione è stato dal 2019, anno del trasferimento in Lombardia, al 2021: «Avvertendo sempre più la mancanza di questa tradizione, nel  2022 ho deciso che fosse giunto il momento di ricominciare. Ho fatto arrivare dalla Sicilia tutto il necessario e mi sono messo a progettare il presepe ridimensionandolo per farlo stare in casa, ma mia moglie ha insistito per farlo in cortile. Così è nato il primo presepe all'aperto a Gerenzano.  Ha riscosso un grande  successo e mi sono ripromesso di coinvolgere i vicini e gli amici». E la promessa è stata mantenuta: «Con Felice, Martino, Giovanni, Sergio, Marco e altri siamo riusciti quest’anno nell'intento. Considero il presepe un segno di pace e di amore per tutti, soprattutto ricorrendo l'ottavo centenario del primo presepe realizzato da San Francesco a Greccio. In questi giorni di festa in via Toscanini sono passati in tanti, dal sindaco, ai sacerdoti, alla banda e molti cittadini».

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