Giornata Mondiale delle Zone Umide, monitoraggio delle Gev nelle Groane
Le Guardie Ecologiche del Parco delle Groane saranno al lavoro per tutto marzo per il periodico censimento delle specie anfibie

Oggi, 2 febbraio, è la Giornata Mondiale delle Zone Umide, ambienti ed ecosistemi molto importanti ma altrettanto sensibili ai cambiamenti climatici.
Giornata Mondiale delle Zone Umide: la festa delle paludi
Le zone umide sono ambienti che ricoprono un ruolo fondamentale, ecosistemi particolarmente sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici. Si tratta di ambienti che svolgono una funzione fondamentale per garantire le risorse di acqua e cibo e luogo di riproduzione degli anfibi.
La Convenzione di Ramsar, firmata il 2 febbraio 1971, ha permesso di identificare le più importanti aree umide mondiali, caratterizzate da ecosistemi ad altissima biodiversità. Essa definisce le “zone umide”: paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, incluse quelle fasce marine costiere la cui profondità, in condizioni di bassa marea, non superi i 6 m.
Dalla firma di questa convenzione, il 2 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale delle Zone umide, ogni anno con uno slogan diverso (quello del 2018 è stato “le Zone Umide per un futuro sostenibile delle città”).
Censimento al Parco delle Groane
Ogni anno, per tutto il mese di marzo, le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco delle Groane effettuano il monitoraggio delle zone umide del Parco per censire la presenza delle diverse specie di anfibi durante il periodo di riproduzione.
Per conoscere gli anfibi presenti nelle zone umide delle Groane, aderendo all'iniziativa Adotta un Albero (negli uffici dell'ente) si riceverà l'Atlante degli Anfibi e dei Rettili.