Giornata della memoria: inaugurata la mostra a Cislago
Dopo le emozioni provate con il "Violino della Shoah", attraverso l'arte si è ricordato nuovamente l'orrore dell'Olocausto.
Giornata della memoria: dopo le intense emozioni di giovedì in auditorium con il violino della Shoah suonato al mattino di fronte agli studenti dell’Istituto Aldo Moro e alla sera di fronte a un pubblico adulto di cislaghesi, ieri, sabato 26 gennaio 2019, è stata in augurata la mostra “Ogni uomo ha un uomo” dall’associazione “A Est dell’Eden” in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Ogni uomo ha un nome
Il secondo appuntamento in occasione della “Giornata della memoria” è stata la mostra “Ogni uomo ha un nome” (riferimento alla celebre poesia di Zelda Mishkowski) che presenta le opere del “Progetto Bereshit” di Valentina Anna Carrera, incentrato sulla cultura ebraica. La selezione di opere, esposte in Villa Isacchi fino a domenica 3 febbraio, orbita intorno ai simboli della Shoà, come possono essere la storia della famiglia di Anna Frank, un’altra ragazza che ha visto tramontare troppo presto i suoi sogni di felicità, e la Stella di David, al contempo emblema del potere regale ebraico e marchio della vergogna nella visione deformata della realtà nazista. La filosofia del progetto è quella di non mostrare l’orrore bensì la purezza e le speranze e i magri sorrisi che rimanevano sotterrati dalle ceneri degli altiforni, ma che non aspettavano altro che una via di fuga per poter rivedere e poter regalare la luce. La mostra sarà visitabile dal 27 gennaio al 3 febbraio secondo i seguenti orari: martedì, giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30; mercoledì dalle 8 alle 12; sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18; domenica dalle 15.30 alle 17.30.
Il commento di Valentina Anna Carrara
Valentina Anna Carrara, presidente dell’associazione “A Est dell’Eden” e artista curatrice della mostra, ha commentato dopo l’inaugurazione di ieri: “Per noi artisti, dotati presumibilmente di una certa sensibilità, ricordare attraverso il nostro lavoro è fondamentale e doveroso. Io da 10 anni nel mio piccolo con mio marito, attore, attraverso l’arte,la parola e il teatro ci provo con mostre, spettacoli e laboratori soprattutto per le scuole. A volte in spazi privati. A volte in collaborazione con i Comuni. Sempre con cuore a aperto a tutti gli interlocutori che si rendono disponibili. Sempre creando un dialogo con amministrazioni o associazioni private. Ciò che conta è che Shoah vuol dire Orrore ai massimi livelli. Emblema di tutti gli orrori precedenti e attuali. Shoah è oltre la politica. Appartiene a tutti. Riguarda tutti, è umano contro disumano. Contro ogni strumentalizzazione vado dove persone di buona volontà hanno voglia di ricordare, ringraziando sempre e sempre lieta di trovare come a Cislago quest’anno,tanta disponibilità e gentilezza. Vado dove in una scuola o tra i cittadini il messaggio sia sempre e solo uno. Scegliere tra il male e il bene sempre e comunque il bene”.
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