Apertura di primavera: visite speciali all'Isolino Virginia
Sull’isola si trova anche il Museo Ponti che conserva alcuni dei reperti provenienti dagli scavi archeologici
Apertura di primavera all’Isolino Virginia nei pressi di Biandronno in attesa delle novità che arriveranno con l’estate.
Apertura speciale per l'Isolino Virginia
Giovedì 27 aprile e giovedì 18 maggio Archeologistics, impresa sociale impegnata alla valorizzazione dei beni culturali, organizza due visite guidate all’isola che domina il Lago di Varese per famiglie e bambini e per tutti coloro che vogliono scoprire un angolo di storia e natura del territorio varesino.
Bene Unesco che custodisce importanti testimonianze del primo periodo Neolitico fino alla fine dell’Età del Bronzo, l’isolino è un prezioso scrigno anche dal punto di vista ambientale: proprio in questo periodo la natura si sta risvegliando con le specie arboree che tornano a colorare lo scenario attorno e gli uccelli acquatici che hanno appena nidificato e accudiscono i loro piccoli.
Le visite rappresentano un’occasione unica per scoprire l’isolino probabilmente fino al prossimo mese di
giugno inoltrato, in quanto sono in corso alcuni aggiornamenti nella gestione che richiederanno tempo e
non permetteranno di visitare il bene Unesco varesino per qualche mese.
Tutti i beni da visitare
Nei suoi 9.000 metri quadrati di estensione, L’isolino Virginia è oggetto di costante ricerca archeologica: gli studi, avviati nel 1863 e a tutt’oggi ancora in evoluzione, hanno portato alla scoperta del più antico
insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino. Qui infatti, l’uomo diede vita qui a insediamenti palafitticoli. Le palificate, che si trovano appena sotto il pelo dell’acqua, sono identificate dalle boe arancioni poste l’anno scorso.
Sull’isola si trova anche il Museo Ponti che conserva alcuni dei reperti provenienti dagli scavi
archeologici e dove, grazie al lavoro dell’archeologo Cristiano Brandolini, è stata ricreata un’abitazione
neolitica a grandezza naturale, con tanto di archi, frecce, vasellame, un’area per la scheggiatura della selce e il focolare. Non manca la sezione legata alla pesca, con reti in corda di lino e arpioni in osso o in selce.
La natura e il paesaggio unico
Da punto di vista naturalistico e paesaggistico, l’isolino presenta specie arboree sia autoctone, quali salici, ontani e carpini, sia introdotte a partire dalla fine del 1700 dai nobili che divennero proprietari dell’isola e piantumarono specie “esotiche” come il cipresso calvo o la noce del Caucaso, che hanno poi trovato un interessante habitat rendendo ancora più affascinanti alcune porzioni del piccolo isolotto. Tutto intorno, sull’acqua del lago crescono le castagne di lago, che visitando l’isola si impara a conoscere e riconoscere.
Alzando lo sguardo si scopre il territorio prealpino da un punto di osservazione privilegiato: il massiccio del Campo dei Fiori, che fa da sfondo al lago, segna il passaggio da un ambiente collinare a uno più montuoso, caratteristico della parte nord della provincia di Varese.
Per entrambi gli appuntamenti, il ritrovo è alle 14.30 all’imbarcadero di Biandronno (VA) in via Marconi.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: bit.ly/giteisolinovirginia