Lombardia zona rossa | Nuovo Dpcm gennaio: cosa è stato approvato
Per le prossime due settimane in Lombardia entrano in vigore le massime restrizioni.
Il Ministero della Salute ha confermato in una nota il passaggio della Lombardia in zona rossa.
Zona rossa, la Lombardia chiude per due settimane
Il Presidente Attilio Fontana lo ha anticipato questa mattina durante la visita a Concorezzo, ora è ufficiale: per le prossime due settimane la Lombardia sarà in zona rossa. Così ha deciso il Ministro della Salute Roberto Speranza al termine del monitoraggio settimanale dei dati epidemiologici e alla luce dei dati lombardi. Oltre alla Lombardia, entrano in zona rossa Bolzano e la Sicilia. In arancione restano Calabria, Emilia Rogna e Veneto alle quali si aggiungono Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d'Aosta. Per la Lombardia, il ritorno in zona arancione non potrà avvenire prima di due settimane.
LEGGI ANCHE: Fontana a Concorezzo: “Lombardia zona rossa, punizione che non meritiamo”
Ecco il valore dell’Rt e del rischio nelle varie Regioni:
- Lombardia 1,38 – alto
- Provincia di Bolzano, 1,4 – alto
- Sicilia 1,14 – alto
- Abruzzo 1,11 – moderato con rischio di progressione
- Calabria 0,96 – alto
- Emilia-Romagna 1,13 – alto
- Lazio 1,07 – alto
- Liguria 1,1 – moderato
- Marche 0,87 – alto
- Piemonte 1,1 – alto
- Puglia 1,14 – alto
- Umbria 1,21 – alto
- Val d’Aosta 1,01 – moderato
- Veneto 0,95 – moderato
- Basilicata 0,96 – moderato
- Campania 0,91 – moderato
- Molise 0,46 – moderato ad alto rischio di progressione
- Provincia di Trento 0,95 – moderato ad alto rischio di progressione
- Sardegna 0,92 – moderato
- Toscana 0,96 – moderato ad alto rischio di progressione
Nuovo Dpcm 16 gennaio: gli spostamenti
Coprifuoco dalle 22 alle 5, durante il giorno vietato uscire dal Comune sia in zona rossa che in zona arancione. Sia in zona rossa che in zona arancione però resta la deroga dei 30 chilometri per chi vive in Comuni sotto i 5mila abitanti.
Nel decreto viene vietato ogni spostamento fuori regione anche per chi abita in zona gialla. No anche agli spostamenti verso le seconde case fuori regione a meno di motivi che rendano lo spostamento indispensabile come rotture improvvise: ma lo spostamento deve durare il tempo necessario e sufficiente per affrontare il problema e non oltre. Se si vive in regioni in zona arancione, stop anche allo spostamento verso le seconde case all’interno della regione.
Inoltre, sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un`altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 20, a un massimo di due persone (più minori non contati) ulteriori a quelle già conviventi nell`abitazione di destinazione.
QUESTO VARRA’ SIA IN ZONA ROSSA CHE ARANCIONE SOLO ENTRO IL COMUNE
La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Ristoranti, scuole, impianti sciistici e musei
Dopo le 18 i ristoranti potranno continuare a lavorare con asporto e consegna a domicilio. I bar, invece, anche in zona gialla potranno effettuare consegne a domicilio, ma l’asporto potrebbe essere vietato dalle 18 per evitare assembramenti da aperitivi.
Scuole superiori in presenza almeno al 50% da lunedì 18 gennaio nelle zone arancioni e gialle. Il Dpcm prevede che ogni regione continuerà a poter adottare ordinanze più restrittive. In zona rossa, solo DAD dalla seconda media in su.
Tornano le crociere, mentre gli impianti sciistici rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Nessuna riapertura invece per palestre e piscine.
Nel Dpcm si stabilisce che i musei riaprano nelle zone gialle (e a maggior ragione nelle future bianche) solo nei giorni feriali (su prenotazione e con misurazione della temperatura corporea e tutte le altre misure anti covid).
La “mitologica” zona bianca
Infine nasce la zona bianca. Per accedere alla zona bianca i parametri sono molto stringenti: scenario di tipo 1 e incidenza dei contagi, per due settimane consecutive, sotto ai 50 ogni 100mila abitanti. Lo scenario di tipo 1 è quello in cui ci sono pochi e tracciabili focolai, con Rt regionali sopra soglia, cioè sopra 1, per periodi limitati, cioè inferiori a 1 mese, e bassa incidenza. In zona bianca dovrebbero riaprire cinema, teatri, musei e anche palestre e piscine. Ma per ora resta un mito.
LE REGOLE FINO AL 15 FEBBRAIO
ZONA BIANCA
ZONA GIALLA
ZONA ARANCIONE
ZONA ROSSA