Violenza sulle donne, il PD: "Più risorse ai centri antiviolenza, anche fuori dalla rete"
Domani è la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. In quest'occasione Astuti e Bocci chiedono maggiore impegno e sostegno da parte della Regione

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, i consiglieri del Pd Samuele Astuti e Paola Bocci chiedono un nuovo impegno della Regione al fianco delle vittime e dei centri antiviolenza che le assistono.
Violenza sulle donne, un tema che non fa distinzioni
"La violenza colpisce donne di tutte le età e di tutti i ceti sociali, è fisica, psicologica, economica e avviene soprattutto tra le mura di casa. La pandemia, con l’isolamento forzato, ha fatto crescere gli episodi: ci sono state più vittime e più richieste di aiuto ai centri antiviolenza, che hanno continuato a garantire supporto e accoglienza alle vittime. Ci batteremo sempre perché tutte le istituzioni impegnino più risorse e più sostegni, a partire da Regione Lombardia, per le donne e per tutti i centri antiviolenza, per prevenire, proteggere e sostenere economicamente le vittime affinché si ricostruiscano una vita, possano avere una casa e un lavoro".
Lo dicono Samuele Astuti e Paola Bocci, consiglieri regionali del Pd, ricordando che domani, mercoledì 25 novembre 2020, è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
"Nessuna deve più sentirsi sola"
"Opporsi a ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un dovere di ciascuno di noi perché ognuna di loro non si senta mai più sola – proseguono Astuti e Bocci –. Non basta condannare: ci vogliono atti concreti e tutte le istituzioni devono fare ancora di più per prevenire, proteggere e sostenere il diritto delle vittime a una nuova vita. Regione Lombardia sostenga con più risorse i Comuni e tutti i Centri antiviolenza, anche se non accreditati, che operano sul territorio lombardo affinché possano continuare il loro prezioso lavoro. Inoltre, deve aggiungere più risorse per i percorsi di autonomia abitativa e lavorativa, per il gratuito patrocinio quando la vittima si rivolge a un tribunale, e semplificare le procedure di rendicontazione".
Prevenire, proteggere, contrastare
Nel dettaglio, le parole d’ordine contro questo fenomeno si declinano così, per i consiglieri dem: "Prevenire la violenza soprattutto con progetti di sensibilizzazione nelle scuole e formazione a chi deve saperla riconoscere. Proteggere le donne che subiscono violenza, aiutarle a denunciare, sostenerle durante i procedimenti giudiziari perché non diventino vittime per una seconda volta. Contrastare ogni violenza economica e supportare il loro diritto a ricostruirsi una vita, libere dalla violenza, e ad avere una casa e un lavoro".
Ma sono azioni che richiedono "un sostegno maggiore e più risorse e strumenti a tutti i Centri antiviolenza, soprattutto in questo periodo emergenziale – ribadiscono Astuti e Bocci –. Anche queste strutture hanno pagato un prezzo alto in termini di contagi, ma, nonostante tutto, non si sono mai fermate, garantendo il sostegno anche da remoto, con strumentazioni e connessioni non sempre adeguate. La carenza di case rifugio, in questo periodo particolare, si è fatta più sentire e va colmata, provvedendo anche a tutte le misure di tutela dal contagio con tamponi e dispositivi di protezione".