Saronno

Violenza sessuale e induzione alla prostituzione: in manette un commerciante saronnese

Il 49enne di Saronno adescava le vittime nel suo negozio di abbigliamento giovanile in centro e in cambio di marijuana chiedeva di praticare i rapporti sessuali. I fatti contestati si sono verificati negli ultimi 3 anni nell’appartamento dell’uomo dove è stato sequestrato materiale pedopornografico.

Violenza sessuale e induzione alla prostituzione: in manette un commerciante saronnese
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Al termine di una lunga e articolata indagine i carabinieri della compagna di Saronno hanno tratto in arresto questa notte, 6 maggio 2020,  un 49enne residente in città accusato di violenza sessuale e  induzione alla prostituzione minorile, spaccio di sostanze stupefacenti e possesso di materiale pedopornografico.   Era nel suo negozio di abbigliamento giovanile  in centro di Saronno che adescava la giovanissime vittime.

Violenza sessuale e  induzione alla prostituzione minorile: in cella 49enne

Questa notte i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saronno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Milano su richiesta di quella Procura Distrettuale, nei confronti di un saronnese 49enne. Sono 23 i capi di imputazione formulati nel provvedimento.

 Le violenze si consumavano nella casa del saronnese

I fatti contestati si sono verificati nell’arco degli ultimi tre anni all’interno dell’appartamento dell’indagato in Saronno e riguardano i reati di violenza sessuale, induzione alla prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di materiale pedopornografico.

 Le indagini dell'Arma

 

Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale di Milano competente per materia (pedopornografia), sono state condotte dal Nucleo Operativo dei carabinieri di Saronno e si sono basate su perizie di apparati telematici, eseguite in collaborazione con la Sezione Reati informatici dei carabinieri di Milano, nonché su numerose escussioni di persone informate sui fatti. Tanti anche gli interrogatori di vittime minori eseguiti in modalità protetta che hanno raccontato e confermato lo svolgersi dei singoli eventi. Tra questi anche un ragazzo affetto da minorazioni psichiche.

 

Chiedeva rapporti sessuali in cambio di droga

L’indagato chiedeva di praticare rapporti sessuali con le giovanissime vittime (minori all’epoca dei fatti) corrispondendo loro come contropartita dosi di marijuana. In alcuni casi li costringeva, facendo leva sul debito maturato e sulla difficoltà che questi avevano nel corrispondergli denaro. I riscontri sono stati effettuati attraverso testimonianze e perizie degli apparati informatici sequestrati in occasione del primo arresto del 49enne per detenzione di sostanza stupefacente avvenuto nel dicembre 2018. Proprio allora, a seguito dell’analisi del contenuto di cellulari e computer sequestrati nel corso dell’operazione, emersero i primi particolari scabrosi che hanno spostato la competenza giuridica del procedimento alla Procura di Milano.

 Adescava le vittime nel suo negozio

I minori non venivano adescati tramite social, ma erano conoscenze dirette dell’uomo che gestiva un noto negozio di accessori e abbigliamento giovanile al centro di Saronno. Era quello il primo punto di contatto.

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