Violazioni Covid e lavoro nero in un locale dell'Erbese: arriva la Finanza
I lavoratori non in regola superavano il 20% di quelli presenti: disposta la sospensione edll'attività

Prosegue l'impegno della Guardia di Finanza volto alla tutela della collettività e della legalità economico-finanziaria nonchè alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “lavoro sommerso”.
Violazioni Covid e lavoro nero nell'erbese
Nel corso di un controllo congiunto, operato dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato, oltre al mancato rispetto delle normative anti Covid, i Finanzieri della Compagnia di Erba hanno scoperto, in un ristorante dell’erbese, tra i 19 lavoratori controllati, 5 lavoratori in “nero” e 2 lavoratori irregolari, impiegati con differenti compiti (musicisti, addetti alla sicurezza, lavapiatti, camerieri), comminando sanzioni che vanno da 1.800 euro a 10.800 euro per i lavoratori in “nero” e da 400 euro a 2.400 euro per i lavoratori irregolari.
Troppi lavoratori non in regola
A seguito del predetto controllo è stata inoltre disposta, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como-Lecco, nei confronti dell’esercente, la sospensione dell’attività, in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 20% della totalità dei lavoratori impiegati.
L’attività delle Fiamme Gialle s’inquadra, in particolare, in due dei numerosi obiettivi perseguiti dal Corpo: da un lato arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e
completa osservanza della legge, dall’altro tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, i lavoratori.
Questi ultimi, infatti, lavorando in “nero” o in maniera irregolare, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di
infortuni sul lavoro.